Il genuino figlio del paese rovinato da due ”stranieri»

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Il genuino figlio del paese rovinato da due ”stranieri»

Continuano le avventure del Sciur Pibin proposte da Dino Beti di Panisc, che riceviamo e pubblichiamo.

La Redazione

Valposchiavo, A.D. 2030

Nella penombra del burchìn di lütar, al Sciur Pibin fremì di rabbia alla notizia ricevuta dal Sciabulinsky… Quel testardo Gargati stava per riuscire a intrappolarlo!

Rivedendosi nei guai, al Sciur Pibin non esitò a volare in aiuto al Sciabulinsky che lo agognava disperatamente. Subdolo, non gli svelò che mirava innanzi tutto al suo egoistico interesse.
Malizioso gli offrì, generosamente, di intervenire presso il capo supremo della kapo a favore della preoccupazione del Sciabulinsky. Si vantò di mantenere con il kapotencol Röbiuili rapporti amichevoli, di frequentarlo ogni venerdì sera al bar del «Marzulìn» a Curia. Come per comprovare la stretta relazione con il capo supremo della kapo, si soffermò a raccontare la sconcia barzelletta con la quale aveva, lo scorso venerdì appunto al ben noto bar, dilettato Röbiuili e gli altri soliti beoni.

«Scusa ma mi viene in mente», m’interrompe Brocha, «che ieri, in macchina, Menradu mi ha detto che si ricorda bene di Gargati. Quando soggiornava in Valle, si trovavano al ‘Diana Bar’ per una chiacchierata e una birra…» Il mio amico ridacchia, invitandomi però con la pipa a proseguire nei miei ricordi…

Il trepidante Sciabulinsky non gustò la spinta barzelletta. Al Sciur Pibin se ne rese conto e riprese il filo della loro intesa. Martellando con l’indice la sua offerta di sostegno, asserì che non mancherebbe di sussurrare un paio di cose all’orecchio del capo supremo per cui quello desisterebbe – garantito! – dallo spostare il kapoagente Gargati da SanBernardino a Poschiavo!

Sciabulinsky dapprima si lasciò impressionare da quell’apparente altruismo e ringraziò per il formidabile impegno offerto. Tuttavia, d’indole e per mestiere non era persona a fidarsi alla cieca di promesse declamatorie. Perciò sollecitò dal Sciur Pibin, forzatamente gesticolando, una conferma autografata che interverrebbe presso il kapotencol Röbiuili. Mostrandosi offeso, al Sciur Pibin respinse bruscamente la richiesta del Sciabulinsky. Furbastro, non soleva lasciar traccia delle truffe che perpetrava ai danni di altrui!

«Insomma stai per dirmi», conclude Brocha, «che non ci fu nessuna prova di ciò che fece in seguito al Sciur Pibin, se ne parlò o no al Röbiuili, cosa gli sussurrò casomai all’orecchio…»

«Prove vere e proprie non ce ne furono che io sappia», concordo con il mio amico, «ma gli indizi erano schiaccianti che il Sciur Pibin non mancò alla parola data al Sciabulinsky. D’altronde, l’occasione era troppo bella di sbarazzarsi una volta per tutte del Gargati lasciando a d’altri l’ingrato onere di addossarne la colpa!»

Gli indizi evidenziavano infatti come si concatenarono gli eventi distruttori dopo quell’animato colloquio. A mezzanotte passata al Sciur Pibin si accomiata dal Sciabulinsky con una rassicurante stretta di mano. Ancora sulla via di casa escogita le lusinghe per indurre il kapotencol Röbiuili a risolvere la situazione a favore di Sciabulinsky. Anela a passare all’azione già il giorno dopo. Tuttavia non vede come aggirare l’ultimo scoglio: la notizia della candidatura del Gargati alla kaposquadra Valposchiavo gli è giunta all’orecchio per un’indiscrezione! Avendo le mani legate deve attendere il venerdì seguente. Al bar del «Marzulìn» Röbiuili lo prende in disparte, gli confida la richiesta del kapoagente Gargati, gli chiede il suo parere. Al Sciur Pibin tergiversa, dice non voler immischiarsi negli affari della kapo, suggerisce perfidamente a Röbiuili di piuttosto sondare il kaposquadra Sciabulinsky. Röbiuili decide di fare come suggerito dal suo amico. I due e-mail disviati sul mio computer in novembre 2004 testimoniano che lo fece. Il 24 dicembre 2004 il kapoagente Gargati riceve dal kapotencol Röbiuili un messaggio lapidario (due laconiche frasi, ovviamente in tedesco!): «Suoi servizi perfettamente apprezzati. Lei assolutamente indispensabile in kaposquadra SanBernardino!»

«Ma allora perché dicevi che Gargati è stato rovinato da due stranieri?» si meraviglia Brocha accingendosi ad avviarsi verso LaScera…

(continua)

Redatto da Dino Beti di Panìsc – dino.beti@bluewin.ch