Hotel Le Prese: ”Vederlo chiuso fa male»
L’Hotel Le Prese ha chiuso i battenti l’autunno scorso.
Ora, la perla degli alberghi del Grigioni Italiano -così si legge sul sito internet del quattro stelle- é invaso dalle foglie secche, dall’erba alta e non può più fregiarsi di questo titolo.
Senza ombra di dubbio l’Hotel Le Prese ha goduto in passato di grande prestigio grazie alla privilegiata posizione in riva al Lago di Poschiavo, alla secolare storia e alla raffinata architettura.
Ora, questa perla, forse la più lucente, é venuta a mancare dalla collana dell’offerta turistica valligiana.
ilbernina: Lei gestisce una struttura alberghiera (l’Albergo Sport) a un tiro di schioppo dall’Hotel Le Prese. Quali sentimenti e pensieri si fanno spazio quando vede il desolante spettacolo dei battenti chiusi e dell’incantevole giardino in mano al disordine della natura?
Bruno Raselli: Potrei scrivere un libro traboccante di sentimenti in relazione all’Hotel Le Prese, anche se è stata sempre una struttura rigida e “proibita” per noi paesani, in particolare per i giovani in cerca di avventure. L’Hotel Le Prese divideva: qualcuno ci lavorava e raccontava dei clienti prestigiosi, qualcuno venuto da chissà dove, fortunato, lo frequentava. E molti come me lo guardavano da fuori. Un luogo comunque di grande attrazione per tutti, avvolto da mistero e da segretezza.
Vederlo chiuso fa male. Le continue considerazioni negative da parte dei turisti che frequentano Le Prese e la riva del lago fanno capire che lo stato di abbandono della struttura non lascia indifferente nessuno.
Per concludere, quale il suo augurio per la “perla degli alberghi del Grigioni Italiano”?
Che trovi presto degli investitori seri e competenti, pronti ad affrontare la sfida difficile ma non impossibile di fare dell’Hotel Le Prese un centro turistico di qualità, che faccia da traino al turismo valligiano come in passato.
Servizio fotografico a cura di Bruno Raselli
Redatto da Il Bernina – redazione@ilbernina.ch