Sono giù di corda! … Wie bitte?

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Sono giù di corda! … Wie bitte?

Gran Consiglio, Sessione di agosto 2009

Ora delle domande

Concerne l’impossibilità  per i degenti di lingua italiana, ospiti dei Servizi Psichiatrici
del Cantone, di comunicare con medici e personale in lingua italiana.

La richiesta di un servizio psichiatrico stazionario che permetta agli ospiti di lingua italiana di esprimersi nella loro lingua è una richiesta di lunga data nel Cantone dei Grigioni. Chi ha anche solo un minimo di dimestichezza con le dinamiche che ruotano attorno alla malattia psichica, sa benissimo, quanta e quale importanza rivesta la comunicazione verbale in questo settore. Come si può, per esempio, immaginare una seduta di psicoterapia con interlocutori che non si capiscono linguisticamente? Ma anche per ogni e qualsiasi bisogno, la comprensione che consegue allo scambio verbale adeguato, risulta essere, in una struttura ospedaliera, insostituibile e
intralasciabile.

Motivo per cui non mi sembra accettabile il fatto che sempre ancora i pazienti del Grigioni Italiano, degenti nei Servizi Psichiatrici del Cantone, non vengano accolti e seguiti da personale medico e paramedico che parli la loro stessa lingua. Questo fatto, tra l’altro, non mi sembra neppure rispettoso, né della Costituzione del nostro Cantone, né della Legge sulle Lingue.

Chiedo perciò al Governo se è a conoscenza di questo stato di cose e se vengono intrapresi sforzi per ovviare a questo disagio dei pazienti e delle loro famiglie.

Redatto da Nicoletta Noi – Togni – nicolettanoi@bluewin.ch