Possiamo prevedere il futuro?

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Possiamo prevedere il futuro?

1° Libro dei Re 2.1 – 12

1 Si avvicinava per Davide il giorno della morte, ed egli diede questi ordini a Salomone suo figlio: 2 ”Io m’incammino per la via di tutti gli abitanti della terra; fortìficati e compòrtati da uomo! 3 Osserva quello che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha comandato d’osservare, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, come sta scritto nella legge di Mosé, perchè tu riesca in tutto ciò che farai e dovunque tu ti volga, 4 e affinchè il SIGNORE adempia la parola da lui pronunziata a mio riguardo quando disse: “Se i tuoi figli veglieranno sulla loro condotta camminando davanti a me con fedeltà , con tutto il cuore e con tutta l’anima loro, non ti mancherà  mai qualcuno che sieda sul trono d’Israele”.
… 10 Davide si addormentò con i suoi padri, e fu sepolto nella città  di Davide.
11 Il tempo che Davide regnò sopra Israele fu di quarant’anni: regnò sette anni a Ebron e trentatrè anni a Gerusalemme. 12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito.

Cara comunità, il preside dell’università di Oglethorpe in Atlanta, Georgia, ha fatto preparare una cripta che si dovrà aprire fra 6000 anni. Egli si preoccupa di fare sapere ai nostri discendenti come vivevamo nel 20° secolo. Le persone dell’anno 8000 d.C. avranno così un “quadro del nostro tempo”. Che cosa c’è dentro? Tra le diverse cose, un modello della torre Eiffel, 800 libri su microfilm, 11 registrazioni del presidente Roosevelt, dei semi, un proiettore di film e una macchina per insegnare l’inglese. Questo solerte preside si è preoccupato di fare conoscere all’umanità futura il suo passato.

Molti di noi sono invece interessati al futuro più per ragioni personali. La pensiamo come chi disse: il futuro mi interessa perché ci spenderò il resto della mia vita. Possiamo prevedere il futuro? La Bibbia ha bollato ogni tentativo di conoscere il futuro da una fonte diversa da Dio come il peccato di divinazione. L’apostolo Paolo afferma che è come coloro che: hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore (Romani 1:25). Nonostante il divieto, gli umani hanno voluto conoscere il futuro con ogni mezzo: consultando veggenti, le carte, leggere il palmo delle mani, osservando le stelle, gli oroscopi. Quando il re Davide si avvicinò alla morte chiamò Salomone per gli ultimi consigli e disse: Resta fedele al Signore, fa’ quello che egli vuole, ubbidisci ai suoi comandamenti…. Così tutto quello che farai avrà successo. Allora il Signore manterrà la promessa che mi ha fatto: se i tuoi figli mi ascolteranno, se mi saranno fedeli con tutto il cuore e con tutta l’anima, allora ci sarà sempre uno di loro sul trono d’Israele. Davide parlava del futuro della sua discendenza. La parola se indica una condizione da soddisfare per l’avverarsi di una promessa. È così che possiamo prevedere il futuro: esaminando le situazioni a base della nostra vita, se buone allora il nostro futuro sarà prevedibilmente stabile. Se Salomone ubbidirà e osserverà gli insegnamenti del Signore allora avrà stabilità nel futuro. Se ci interessa il nostro futuro l’unico modo è conoscere le basi della nostra vita.

Se vogliamo prevedere un futuro stabile e ricevere le promesse divine, dobbiamo occuparci delle cose giuste. Il politico britannico Edmund Burke disse: dimmi quali sono i pensieri principali nella mente dei giovani e ti dirò quale sarà il valore della prossima generazione. Quello che ci occupa la mente determinerà le nostre attività. Un famoso architetto, Harold E. Wagoner, disse: la grandezza di essere un architetto è che puoi camminare dentro i tuoi sogni. Un architetto disegna e progetta degli edifici e poi segue la messa in opera dei piani. Salomone durante il suo regno diventò l’architetto del tempio in Gerusalemme. Egli comprese che ogni persona è architetto del proprio futuro. In un suo proverbio afferma: “Vigila sui tuoi pensieri, la tua vita dipende da come pensi” (Prov. 4.23, trad. TILC). Più di quanto pensi, tu cammini dentro i tuoi sogni. Questi sogni sono le occupazioni dominanti nella tua mente: se hai una cosa in testa, non ci vuole molto per trovarti a farla. Se hai Cristo in mente, sono le sue cose che vorrai seguire. Come possiamo prevedere il futuro? Per un verso, controllando i pensieri dominanti della nostra mente, perché sono il materiale con il quale costruiamo il domani. Se ci occupiamo delle cose giuste, cammineremo nel futuro fecondo di Dio.

Per conoscere il futuro e ricevere le promesse divine, dobbiamo sviluppare i nostri talenti. Nella lettera agli Efesini, l’apostolo Paolo scrive: infatti, siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo (ci camminassimo dentro) (Efesini 2:10). Il Signore ha scelto di usare la cooperazione umana nel far crescere i talenti che ha seminato in noi. In teoria, potrebbe fare da solo, ma non vuole così. Egli ha seminato in noi le capacità di curarci di questo mondo, di prenderci cura del prossimo, di annunciare la sua Parola e ci vuole nella cura della sua “vigna”. Come disse Agostino d’Ippona: senza Dio non possiamo, senza di noi, Dio non vuole. In che modo possiamo prevedere il futuro? Possiamo controllare se stiamo pagando il prezzo per sviluppare le nostre capacità che chiamiamo talenti. Un’adolescente disse ad una famosa cantante: darei qualsiasi cosa nel mondo per potere cantare come lei. La cantante rispose: daresti otto ore di pratica il giorno? Noi desideriamo che il suo regno cresca ma dobbiamo usare i doni che il Signore ci ha dato.

Se vogliamo prevedere il futuro e ricevere le promesse divine, dobbiamo controllare la nostra condotta. Nel libro “Talks To Teachers on Psychology”, William James scrive nel capitolo “La legge delle abitudini”: in un’opera teatrale, un ubriaco si giustifica di ogni negligenza dicendo “questa volta non conta”. Bene, lui può non contarla ma la cattiva abitudine rimane. Le cellule nervose e le fibre, le molecole contano, registrano e conservano l’abitudine scorretta per usarla alla prossima occasione. Niente di quello che facciamo è cancellato ma si registra come abitudine. L’apostolo Paolo scrisse: Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. (Galati 6:7). Come possiamo prevedere il futuro? Anche ponendo attenzione alle nostre abitudini. Qualcuno disse a riguardo: ogni persona è l’antenato di se stessa e ogni persona è l’erede di se stessa. Egli pianifica il proprio destino e eredita il proprio passato. La persona che si è data l’abitudine di fumare a letto un giorno si ridurrà in ceneri. Abitudine deriva dal latino “habitus”: abito. Le nostre abitudini ritagliano i vestiti della nostra personalità. Prima ci facciamo delle abitudini e poi le abitudini ci formano. Gli insegnamenti di Cristo sono l’abito che vogliamo indossare.

Se vogliamo prevedere il futuro e ricevere le promesse divine, dobbiamo prendere le giuste decisioni. Di recente ho letto dei primi viaggi in automobile. Sulle strade c’erano dei segnali primitivi per avvertire l’autista della condizione stradale. Uno di questi segni, all’imbocco di una fangosa strada ghiacciata dal freddo invernale, recitava: fai attenzione al solco in cui inizi perché ci starai dentro per i prossimi 30 chilometri. Se sostituiamo “chilometri” con “anni” è un buon avvertimento per il futuro: fai attenzione al solco in cui inizi perché ci starai dentro per i prossimi 30 anni! Le decisioni di oggi sono le realtà di domani. Scegliere è prendere una decisione. Decidere significa “tagliare via, mozzare”. Immagina di avere davanti dei palloncini colorati attaccati da un filo al soffitto: decidere è tagliare uno dei fili e prendere in mano un particolare palloncino. Le parole e l’esempio di Gesù sottolineano l’importanza di prendere delle decisioni. Nella parabola dei Talenti (Mt 25.14ss), per es., l’elemento di rischio e l’investimento si rivelano necessari nella fede come nell’operare umano. Gesù, all’inizio del ministero, si prese il tempo di soppesare le alternative, contando il costo e prendendo le decisioni che avrebbero formato il suo futuro ministero. Ci sarà un motivo se la parola “scegliere” occorre 144 volte nell’AT e 24 volte nel NT? In che modo possiamo prevedere il futuro? Esamina la direzione delle scelte della tua vita.

“Se obbedirai al Signore, il Signore manterrà le promesse fatte” disse Davide a Salomone. Ma non perché il Signore è pignolo. Davide sa che seguire gli insegnamenti di Dio fa bene a noi e al nostro futuro. In quel senso possiamo prevedere il futuro. Il futuro benedetto dal Signore dipende dal nostro occuparci delle cose giuste, sviluppando i talenti che ci ha dato, curando le nostre abitudini e nel prendere le giuste decisioni. Questo è la chiave di un futuro stabile. Cristo usa la piccola parola “se” parlando della nostra felicità: Se sapete queste cose, siete beati se le fate (Giovanni 13:17). Amen.

Appunti per la predicazione del pastore

Redatto da Antonio Di Passa – antonio.dipassa@gr-ref.ch