La difesa dell’italiano sotto il Cupolone

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La difesa dell’italiano sotto il Cupolone

Durante la sessione dell’Assemblea federale appena conclusa sono stati presentati due atti parlamentari di notevole importanza per la promozione dell’italiano. Prendendo spunto dall’entrata in vigore della Legge federale sulle lingue, la Consigliera nazionale Kathy Riklin ha inoltrato un’interpellanza che chiede al Consiglio federale di promuovere l’insegnamento in italiano al di fuori della Svizzera italiana, in analogia agli sforzi che la Confederazione compie da anni per l’insegnamento in francese.

Questa misura, oltre a parificare la nostra lingua al francese, darebbe finalmente seguito a una risoluzione del Consiglio d’Europa che chiede al nostro Paese di prendere maggiormente in considerazione i bisogni delle minoranze linguistiche per quel che riguarda l’insegnamento nella loro lingua.

La Pro Grigioni Italiano, che tenacemente ha propugnato questa rivendicazione presso il Consiglio d’Europa, auspica vivamente che l’interpellanza trovi il sostegno del Parlamento federale e che si possa quindi dare seguito alla richiesta della comunità italofona, ormai decennale, di creare scuole bilingui. Come sottolineato dal presidente della Pgi, Sacha Zala, durante l’ultima assemblea dei delegati a Bellinzona le scuole bilingui per i grigionitaliani che vivono fuori dal territorio autoctono sono di primaria importanza.

Sempre durante la sessione di dicembre, il Consigliere nazionale Ignazio Cassis ha inoltrato una mozione per la creazione di un ombudsman per promuovere l’italianità nell’amministrazione federale visto che gli italofoni non sono più rappresentati adeguatamente nei servizi della Confederazione. Ciò crea una situazione preoccupante: è infatti risaputo che l’amministrazione pubblica di ogni Paese partecipa attivamente al suo processo decisionale e legislativo.

Così la conoscenza di tutte le realtà culturali e linguistiche è assolutamente necessaria, a maggior ragione se sono così differenti come in Svizzera. La presenza di funzionari provenienti da tutta la Svizzera – soprattutto con funzioni dirigenziali – è perciò essenziale.

Come nel caso dell’interpellanza Riklin, la Pro Grigioni Italiano seguirà attentamente il dibattito parlamentare sull’equa rappresentanza delle minoranze linguistiche all’interno dell’amministrazione pubblica e attenderà le decisioni dell’Assemblea federale per valutare l’opportunità di lanciare iniziative analoghe a livello cantonale.

Redatto da Pro Grigioni Italiano Valposchiavo – valposchiavo@pgi.ch