Perchè si cerca la droga?

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Perchè si cerca la droga?

Chi si droga, o chi fa uso eccessivo di alcol, ha sicuramente uno squilibrio dovuto a un vuoto spirituale.

Alla domanda «Perché si cerca la droga?», che sicuramente molti lettori si pongono, tento qui di dare una risposta da uomo qualunque, consapevole di essere limitato nella conoscenza fondamentale di questa piaga. Qualcuno potrebbe affermare che chi non ha testato in prima persona le cose, non può esprimere una valutazione. E allora pongo la domanda: il giudice che deve giudicare un assassino è a sua volta tale per poter sentenziare in modo corretto? No ovviamente. Anche lui, come lo è per tutti gli esseri umani, dispone di un cervello con il quale ragionare.

Alla ricerca della droga forse non esiste un’unica ragione, ma ve ne sono tante; una per ogni singolo caso. Abbiamo sentito per esempio in Italia la notizia che ha fatto scalpore; il cantante Morgan ha dichiarato apertamente di far uso della droga per alleviare gli effetti della depressione. A causa di ciò è stato estromesso dal Festival di Sanremo. La depressione è «lo stato psicotico o nevrotico caratterizzato da malinconia, senso di vuoto, caduta di ogni interesse vitale», come cita il dizionario. In questo caso dobbiamo cambiare la domanda: perché si va in depressione? Ma il senso di ambedue le domande non cambia; è sempre un’esigenza di qualcosa per «addormentare» il corpo, nei casi in cui lo spirito manca di alimentazione.

L’uomo è fatto di carne, la stessa degli animali, la quale ha le sue esigenze; «telefona» al cervello quando sente il bisogno di qualcosa. Se l’uomo si propone di vivere unicamente attraverso la carne, a un certo momento «scoppia» e quindi cerca qualcosa in più degli alimenti, del lavoro, dello svago, del riposo e dell’atto sessuale. Cerca di compensare lo «scoppio» (il crollo) attaccandosi a una sostanza che dia ristoro alla carne: la droga o l’alcol. Ma in realtà sono rimedi che hanno breve efficacia, perciò si cerca sempre di aumentarne la dose, portando immancabilmente il corpo e la mente alla totale disfunzione. In definitiva si vuole soltanto assecondare i desideri del corpo, dimenticandosi totalmente della forza dello spirito, la cui efficacia ha validità soltanto se viene adeguatamente nutrito.

Invece l’individuo che, oltre al corpo, tiene conto anche della necessità di alimentare lo spirito, si trova nelle felice situazione di controllare gli eccessi. In questo caso subentra un equo equilibrio fra carne e spirito; allorquando lo spirito è ben satollo riesce a far fronte anche ai peggiori momenti di sbilanciamento.


non smette di produrre frutti».*

Redatto da Remo Tosio – remo.tosio@bluewin.ch