La tremenda grazia della ”Immensa Grazia”
2a Corinzi 5.16 – 21
16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così.
17 Se dunque uno é in Cristo, egli é una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove.
18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sè per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione.
19 infatti, Dio era in Cristo nel riconciliare con sè il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione.
20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio.
21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinchè noi diventassimo giustizia di Dio in lui.
Cara comunità,
gli allenatori ripetono spesso una frase ai loro atleti. Durante gli sforzi atletici, per farli entrare in forma, gli urlano “senti il dolore” dei muscoli che bruciano. I personal trainer dicono la stessa cosa alle persone in soprappeso che vogliono tornare in forma. La saggezza dietro la frase “senti il dolore” è che, solo quando i nostri muscoli, la nostra robustezza e i nostri corpi sono spinti oltre la soglia fisica del dolore, iniziamo a mettere su più muscolatura, più resistenza fisica e un corpo più sano. “No dolore no vantaggio”. Per questo gli atleti devono sentire il dolore nello sforzo.
Redatto da Antonio Di Passa – antonio.dipassa@gr-ref.ch