I ”pochi” rappresentano il 100% dei consumatori di energia

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I ”pochi” rappresentano il 100% dei consumatori di energia

Il Comitato di Referendum ha sempre cercato di argomentare con fatti chiari ed inconfutabili le proprie motivazioni contro il Preventivo 2010, e quindi contro un aumento del prezzo dell’energia elettrica di 3 cts prima della promulgazione di una legge comunale per l’energia.

Per questo motivo ha preso atto con una certa perplessità della 8791 in merito allo stesso argomento, dove vengono elencate delle motivazioni alquanto sorprendenti e per lo meno discutibili.

Non riusciamo a capire come “un prezzo dell’energia basso penalizza chi ha già investito in sistemi di riscaldamento a risparmio energetico come termopompe ad aria e sonde”. La verità è esattamente il contrario, poiché proprio questi vengono penalizzati in modo massiccio da un eventuale aumento, bloccando inoltre ulteriori investimenti privati in questo settore del risparmio energetico.

Rinunciare ad aumentare il prezzo della corrente a Poschiavo per il secondo semestre 2010, costa secondo il Comune tra 250’000 e 300’000 Fr., e non “milioni”, come l’AAP vorrebbe far credere. Questo importo è di gran lunga inferiore ai 430’000 Fr. concessi dal Comune agli agricoltori per costruire il capannone e la piazza delle fiere alla Calchera, sperando oltre più che la fattura finale non necessiti di un credito addizionale come la tettoia per i trucioli. L’unica differenza è che il capannone lo useranno meno del 5% della popolazione, il ribasso del prezzo dell’energia invece è a favore di tutti gli abitanti.

Viene inoltre affermato che “non è giusto che tutti i contribuenti del Comune debbano sostenere chi consuma grosse quantità di corrente elettrica”. Con questa affermazione si dimentica forse che solo grazie ai grandi consumatori si può mantenere basso il costo delle reti di distribuzione per i singoli cittadini. I costi maggiori si creano nell’allacciamento di entità abitative isolate come stalle e monti. Starebbe proprio ai grandi consumatori richiedere un trattamento più equo.

Dulcis in fundus, la frase “il sovvenzionamento trasversale tramite i soldi di tutti a sostegno di pochi non è politicamente corretto” ci ha fatto leggermente sorridere, considerando chi l’ha espressa, e considerando che questi “pochi” rappresentano il 100% dei consumatori di energia del Comune di Poschiavo.

Ricordiamo che il Comitato di Referendum non ha mai confutato il calcolo del prezzo dell’energia, bensì solo che l’aumento avvenga prima dell’introduzione di una legge e di un tariffario moderno per l’energia che tenga conto di tutte le fonti d’energia rinnovabili (trucioli, fotovoltaico, ma anche e soprattutto energia idroelettrica), dei relativi costi e ricavi (leggasi concessioni), nonché del loro utilizzo in modo ecologico.

Siamo quindi sempre ancora più convinti, che l’11 aprile prossimo si debba votare un NO convinto al preventivo 2010.

Il Comitato di Referendum:

  • Artigiani & Commercianti
  • Partito Liberale Democratico
  • HEH Valposchiavo}

Redatto da Il Bernina – redazione@ilbernina.ch