Perchè la VOX POPULI ha bocciato!
Riceviamo e pubblichiamo lo scritto di Dino Beti. L’autore si assume la responsabilità del contenuto. Le persone e gli enti coinvolti godono del diritto di replica.
A memoria di compaesani viventi tanto il Consiglio (CC) quanto la Giunta (GC) non sono mai stati disapprovati dal popolo in modo così umiliante come con la bocciatura del loro preventivo. Uno smacco! Ora GC e CC cercano, come già sta facendo il capo del CC, di sminuire il verdetto popolare. Pretendono che i 62% dei votanti hanno agito su un colpo di testa. Li ridicolizzano dicendo che hanno respinto il preventivo perché si sono lasciati infinocchiare dallo slogan “aumento della bolletta”. Pretenziosi, preferiscono illudersi con quel paraocchi. Ottusi, chiudono gli occhi davanti alla realtà, e si ingannano!
Certo, a prima vista gli 836 cittadini che hanno firmato il referendum volevano opporsi all’aumento della bolletta della corrente. Per molti dei firmatari la motivazione principale era nondimeno di far sentire la loro voce a chi ci governa e amministra. Un’opportunità tanto più benvenuta che rarissima! Infatti, gran parte dei 731 concittadini che, lo scorso 11 aprile, hanno votato contro il preventivo, lo hanno fatto innanzi tutto per contestare la maniera di GC e CC di gestire gli affari comunali!
È palese che GC e CC, sicuri del loro potere dei numeri, ascoltano soltanto i soci e familiari compattocratici e mirano innanzi tutto ai loro interessi. Se GC e CC avessero invece teso i loro orecchi anche alla VOX POPULI,
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GC e CC non avrebbero trascinato per le lunghe la revisione della Magna Charta del Comune. Perché non averla presa a mano fin dal momento che il gruppo minoritario, anni or sono, aveva proposto di aggiornarla? Temevano troppo la revisione proposta, consapevoli che la costituzione “medievale” del 1990 serve ottimamente i loro propri interessi? Valutavano già ineluttabile che la revisione, se intrapresa accuratamente, partorirebbe uno strumento istituzionale sfavorevole alla perpetuazione del loro predominio compattocratico…?
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GC e CC non avrebbero prevaricato ripetutamente le competenze legali e finanziarie. Con “giustificazioni” ancora più inaudite che le prevaricazioni stesse, quasi volessero ridersi della VOX POPULI. Nel caso del piazzale fiera ritenevano che “non era necessario andare in votazione popolare poiché già segnalato in fase di preventivo.” Più scandalosa ancora la “giustificazione” del raddoppiamento del costo del risanamento delle palestre: con un’alzata di spalle indicavano che il servizio tecnico del Comune aveva “stimato male il costo”, e che l’architetto aveva “aggiunto diverse cose, non urgenti ma che, già che si faceva il risanamento, sarebbe peccato non realizzarle.”
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GC e CC non avrebbero tollerato che il capo del CC sprechi stupidamente decine di migliaia di franchi erariali per il Tribunale Amministrativo e avvocati. Dopo non essere riuscito ad imbrogliare i proprietari dei terreni in causa (segnatamente campo ghiaccio e parcheggio “Mengotti”), caparbio credette di poter imporre la sua volontà rivolgendosi alla Giustizia. Che ovviamente gli diede torto, presentando fattura, salata come anche quella degli avvocati. Sciocca testardaggine che costò cara ai contribuenti, ma che la GC, dominata dalla maggioranza compattocratica, non volle nemmeno mettere alla berlina.
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GC e CC non avrebbero proposto al voto popolare il teleriscaldamento che, oltre ad essere tutt’altro che logisticamente lungimirante, inquinerà ineluttabilmente uno dei siti più affascinanti del paese, rovinandolo ecologicamente come dal punto di vista estetico.
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GC e CC non avrebbero messo a votazione quel cosiddetto centro culturale, progetto mal concepito, abbozzato precipitosamente, comunicato trascuratamente. Se GC e CC avessero auspicato che il popolo lo respinga non avrebbero potuto far peggio. Invece di riprendere, immediatamente dopo il 29 novembre, i lavori per un Centro degno di questo nome, lo hanno poi rimandato alle calende greche. Affermano che, immersi fino al collo nel progetto “Lago Bianco”, non rimane loro tempo per occuparsi anche del futuro Centro socio-culturale valposchiavino…
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GC e CC non avrebbero lasciato incompiuta la zona che di “pedonale” non ha che il nome. Storpia, ne esclude aree intere densamente abitate, dà vie di quartiere senza marciapiede in pasto al traffico pesante, le trasforma in autostrade di transito fra frazioni e LaVila. Perdipiù deturpa l’abitato sparpagliando a profusione cartelli stradali e appiccicando ridicoli nonché inutili cartellini 30/Sì – 30/NO ai siti più idilliaci!
Inoltre, se GC e CC avessero acquisito l’indispensabile sensorio elementare di un’amministrazione politica per la VOX POPULI,
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GC e CC avrebbero incentivato la comunicazione, mirando a coinvolgere i cittadini nella riflessione e nei processi di realizzazione dei progetti di sviluppo comunale. Invece hanno preferito limitarsi all’informazione ex-post, fatta semmai per occultare il loro operato. L’obiettivo della loro “comunicazione” non era mai di permettere ai cittadini di avere una visione critica del loro operato, bensì di assicurarsi carta bianca per poter continuare a fare o lasciare come loro la intendevano.
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GC e CC avrebbero promosso attivamente l’avvicinamento dei due comuni in un’unica Amministrazione socio-politica Valposchiavo. Invece hanno ostacolato l’unica soluzione efficace per gestire in modo razionale i problemi della nostra Valle e dei suoi abitanti. Hanno dotato quella povera RVP di uno statuto bastardo, lasciandola languire nel suo stretto canto giuridico, amministrativo nonché finanziario.
D’altronde non è certo che il capo del CC e la GC abbiano avuto l’intelligenza politica per capire bene il “mene tekel” sul muro. Infatti, con incredibile presunzione cercarono d’invalidare il referendum. Incaricarono un legale di rastrellarlo per rintracciarvi delle pulci. Il legale non tardò a scoprire qualche vizio di forma. Ciononostante gli altezzosi CC e GC non osarono dichiarare nullo il referendum firmato da più di 800 cittadine e cittadini. Neanche seppero però rinunciare ad ostentare la loro stolta magnanimità nel validarlo, spiattellandola perdipiù nel Messaggio per la votazione inerente il preventivo 2010. Il colmo dell’arroganza, e la goccia che fece traboccare il vaso della finora lunganime VOX POPULI!
Redatto da Dino Beti di Panìsc – dino.beti@bluewin.ch