Sì al progetto, NO alla lobby Repower in Consiglio
L’impatto del progetto Repower sul territorio poschiavino é innegabilmente consistente. E questa considerazione non si limita alle dimensioni dell’intervento, il quale, attraversando il versante occidentale dal Lago Bianco fino a Camp Martin, trasforma degli ambienti di grande importanza paesaggistica come diverse aree alpestri e il Lago di Poschiavo. Ma riguarda pure il lungo periodo necessario alla realizzazione dell’opera, che persino nel fondovalle mette in evidenza dei notevoli conflitti per la vita quotidiana della popolazione. Inoltre, per avere un quadro completo delle conseguenze, mancano ancora delle valutazioni attendibili in merito alle ripercussioni, che il progetto avrà sull’economia turistica, sull’agricoltura o sul patrimonio ittico.
I disagi sono programmati e nemmeno le prospettate compensazioni potranno alleviarli. Tuttavia, il progetto e le connesse entrate finanziarie rappresentano anche un’opportunità per il Comune di Poschiavo: un’opportunità, che dobbiamo saper gestire in modo ponderato e lungimirante. La nostra valle, ricca d’acqua e caratterizzata da forti dislivelli, è predestinata per la produzione idroelettrica e il progetto Repower rappresenta un rilevante sviluppo nell’ambito tecnico dello sfruttamento idrico e della produzione d’energia. L’attuale discussione rischia però di focalizzare l’attenzione sulle esigenze e sulle caratteristiche tecniche del progetto. In quest’ottica è stata elaborata la maggior parte degli interventi per limitare gli impatti ambientali, lasciando a margine la possibilità di sviluppare delle sinergie nell’ambito paesaggistico, urbanistico e socio-culturale.
Si profila una svolta determinante
In sostanza, oltre a garantire le condizione di realizzazione per il progetto Repower, si tratta pure di riflettere sui criteri, sui requisiti necessari a medio e lungo termine per sviluppare l’attuale stato di Poschiavo nel contesto della qualità e dell’immagine. Questo argomento mira fondamentalmente a consolidare la posizione futura di Poschiavo. Siamo consapevoli che Poschiavo è di fronte a una svolta determinante, la quale è fortemente legata alla presenza della Repower. Ma l’azienda con attuale sede a Poschiavo si discosta manifestamente dalle dimensioni, dal contesto operativo e commerciale, che caratterizzavano le FMB, concentrate sulle potenzialità per la produzione idroelettrica della nostra regione.
Oggi si presenta invece come un’azienda attiva nello spazio economico europeo e presumibilmente questo processo avrà modo di evolversi nei prossimi anni. Questo aspetto può rappresentare un’occasione favorevole anche per Poschiavo, ma allo stesso tempo mette in evidenza diverse incognite, che riguardano le strategie e le priorità future dell’azienda e quindi anche la sorte dell’attuale sede.
L’incognita della sede Repower
Le prerogative di Poschiavo nell’ambito geografico, a cavallo fra le culture e i territori suddivisi dalle Alpi, sono intatte. Si delinea l’opportunità d’investire, di riqualificare il nostro territorio, migliorando parallelamente la nostra qualità di vita (mobilità, infrastrutture urbane, residenziali e del tempo libero…). Un simile proposito aumenterebbe la notorietà di Poschiavo nel contesto nazionale e internazionale. In questo senso, si rivelerebbe interessante anche per la Repower, attualmente condizionata nel reclutamento di personale qualificato, che in genere dà la preferenza ai centri urbani.
L’obiettivo di garantirsi anche in futuro l’ubicazione della sede a Poschiavo è quindi legato a un processo inevitabile, che richiede un impegno da parte comunale, regionale e – non da ultimo – la collaborazione attiva di Repower. Si tratta in linea di principio d’elaborare le condizioni quadro, necessarie alla concretizzazione di un simile progetto. C’è comunque anche un aspetto, che potremmo definire simbiotico. Infatti, la riqualificazione di Poschiavo quale centro economico e ambientale si rifletterebbe in modo significativo sull’immagine di Repower, manifestando la sua affidabilità (indispensabile proprio nel contesto dell’espansione aziendale) e la sua sensibilità nei confronti delle regioni tendenzialmente marginalizzate.
del 26 settembre e 10 ottobre 2010:
Consiglio comunale
Podestà:
- Martino Luminati
Luogotenente:
- Mario Angelo Tempini
Consiglieri:
- Renato Isepponi, Reto Raselli
Giunta comunale:
:
Aino
- principali: Thomas Compagnoni, Corrado Crameri
Borgo
-
principali: Franz Bordoni, Anna Capelli, Cassiano Luminati,
Giorgio Murbach, Ivan Pola, -
supplenti: Elisa Bontognali, Massimo Tuena
Campiglioni
-
principale: Franco Battilana
-
supplente: Cecilia Corti-Rossi
Prada
- supplente: Sergio Gurini
Le Prese
-
principale: Livio Luigi Crameri
-
supplente: Arno Dorsa
Redatto da Comitato Poschiavo Viva – info@poschiavoviva.ch