Non si può servire due padroni…

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Non si può servire due padroni…

La politica riguarda tutti. Non é una materia riservata ai partiti o ai movimenti ma interessa direttamente tutta la popolazione. Le elezioni sono un momento cruciale per toccare il polso alle formazioni politiche e soppesare la validità  dei programmi e degli obiettivi. Plausibilmente questi dovrebbero misurarsi con gli esiti delle ultime legislature, valutando oggettivamente non solo i risultati favorevoli, ma pure i palesi insuccessi dell’amministrazione politica. Per passare poi alle nuove sfide, illustrando le esigenze, i concetti, che sono da elaborare per fare fronte agli inevitabili cambiamenti nell’ambito istituzionale, sociale, urbanistico e ambientale.

Ogni opportunità ha anche conseguenze

In questo senso, proprio il progetto Repower è un tema altamente politico. Infatti, se una parte si concentra sui suoi legittimi interessi commerciali, l’amministrazione politica dovrebbe inquadrare e analizzare tutti i fattori connessi. In sostanza, viste le dimensioni economiche e territoriali, è di vitale importanza riflettere sulle conseguenze per il futuro di Poschiavo, prodotte da un cantiere che durerà un decennio. Una seria valutazione degli effetti, che la realizzazione del progetto potrà avere sulla vita sociale ed economica nei nostri paesi, è quindi tutt’altro che pretestuosa.

L’abbiamo già affermato esplicitamente: il progetto Repower rappresenta un’importante opportunità per il nostro Comune, che però non deve mirare esclusivamente agli obiettivi perseguiti dall’azienda. L’interesse generale, abilmente pilotato dalle campagne informative e pubblicitarie, rischia di focalizzarsi sulle particolarità tecniche del progetto, relegando in secondo piano Poschiavo e la sua esigenza di conservare l’identità culturale e ambientale. Sarebbe quindi essenziale poter presentare il più presto possibile le nostre prerogative e i concetti di sviluppo. Per questo motivo, sono da elaborare in simmetria le premesse di riqualificazione, pianificare e predisporre i requisiti necessari a valorizzare e rilanciare l’immagine e l’ambiente di Poschiavo. Fra l’altro, simili concetti sono stati menzionati pure dal vicedirettore Felix Vontobel nella sua recente intervista.

Il tempo è tiranno e non perdona chi arriva ultimo

Finora, le altre formazioni politiche non si sono espresse in riguardo alle incognite legate al progetto Repower. Nonostante sia ormai evidente a tutti che il progetto non viene realizzato in un territorio alpino isolato, ma tocca direttamente anche l’abitato. E se la strategia elettorale presentata settimana scorsa dal PDC e dai Liberali avrà successo, assegnando nel Consiglio comunale una posizione rilevante agli interessi della Repower, questi argomenti saranno probabilmente relegati alla memoria. Magari in una decina d’anni, trascorse due o tre legislature, torneremo a discutere di questi temi, constatando i risultati e, nella peggiore delle ipotesi, lo spreco di questa opportunità. Tuttavia, il tempo è tiranno e non perdona chi arriva ultimo!

Questi timori non sono demagogici ma reali. E gli ultimi decenni dimostrano incontestabilmente che in diverse occasioni la politica comunale (Consiglio e Giunta: la granitica maggioranza del partito storico) non ha saputo distinguere fra gli interessi della società poschiavina e quelli dell’azienda idroelettrica. Proprio il caso dei tralicci sulla sponda orientale è più che sintomatico, infatti, a parte il conflitto paesaggistico, il ricavo per il Comune è risultato poco oltre i 100’000 franchi. Eppure esisteva l’alternativa d’interrare la linea di trasporto verso l’Italia (almeno nei punti paesaggistici più delicati e nei pressi degli insediamenti), ma le Autorità comunali hanno preferito appoggiare gli interessi commerciali della direzione FMB e della successiva RE: meno costi = maggiori guadagni.

La politica riguarda tutti, specialmente quando dalle decisioni del Consiglio e della Giunta dipende il nostro futuro. La rilevanza delle attuali circostanze per il Comune è evidente, come la sensibilità dei prossimi passi, che determineranno lo stato di Poschiavo in una decina d’anni. La nostra situazione è molto delicata. Per questo motivo, esige innanzitutto delle Autorità comunali trasparenti e non condizionate da relazioni o interessi, costruttive ma anche attente e ponderatamente critiche.

Redatto da Comitato Poschiavo Viva – info@poschiavoviva.ch