Serve un esecutivo forte, integro e indipendente!

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Serve un esecutivo forte, integro e indipendente!

POSCHIAVO VIVA ringrazia tutti gli elettori, che domenica scorsa si sono recati alle urne e in particolare i cittadini che hanno sostenuto con il loro voto i nostri candidati per la Giunta e il Consiglio. Rinnoviamo l’invito a sostenere in modo solidale i nostri candidati nella prossima tornata elettorale. Votate Martino Luminati (Podestà ) e Mario Angelo Tempini (Luogotenente).

Progetto lago Bianco e l’altro lato della medaglia

Questo progetto è importante e offre una potenziale opportunità per il futuro della Valle. Tuttavia, non è un progetto a impatto zero. Le spiegazioni tecniche rispecchiano un’ottica ottimistica, toccando solo di striscio i conflitti per il territorio ambientale e soprattutto per la popolazione poschiavina. Infatti, dobbiamo essere consapevoli che ci sarà anche un altro lato della medaglia e di questo ce ne renderemo conto al più tardi quando saremo nel bel mezzo del cantiere. Si sa che la Repower vuole realizzare il suo progetto da 1,5 miliardi non per il bene della popolazione, ma per concretizzare un investimento a lungo termine, che genera e assicura enormi guadagni. I cittadini si aspettano dal Consiglio comunale una trattativa di concessione, che tenga conto degli interessi in gioco e non penalizzi finanziariamente il Comune. Se i cittadini voteranno sì, il progetto seguirà la procedura di approvazione, e se non ci saranno degli intoppi si passerà all’esecuzione.

Nel corso della prossima legislatura – prima dell’avvio del cantiere – l’Esecutivo e il Legislativo devono essere in grado di fare un’analisi della pianificazione sul fondovalle e di elaborare un concetto in grado di risolvere e possibilmente migliorare la situazione attuale. Inoltre, serve un piano delle strutture di base necessarie alla crescita della Valle per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Per elaborare e mettere in atto questa strategia serve un Consiglio comunale forte e integro, estraneo a qualsiasi rapporto con i diretti interessi della Repower. Capace di definire, proporre e negoziare tutti quegli aspetti del progetto, che durante l’esecuzione avranno un impatto diretto sul nostro territorio e creeranno notevoli disagi per la popolazione.

Questa garanzia è assicurata solo se i ruoli del Comune e della Repower sono trasparenti e distinti. Ciascuno nella sua funzione, entrambi rappresentano fino in fondo i loro legittimi interessi. Oppure nelle faccende private qualcuno incaricherebbe seriamente un amico intimo dell’antagonista per curare i propri interessi?

In questo contesto sono trapelate recentemente delle notizie, le quali, se corrispondono al vero, illustrano direttamente gli obiettivi personali di due politici locali. Per valutare l’effettiva incisività del Comune nell’ambito delle trattative sarebbe quindi utile conoscere i retroscena dell’affannosa corsa per conquistare una sedia nel consiglio d’amministrazione della Repower. Quali motivi spingono questi politici, proprio in una situazione particolarmente sensibile per il Comune?

La Regione è solo un trampolino di lancio?

Quali sono effettivamente i compiti della Regione? In fondo dovrebbe servire a risolvere i problemi a livello regionale. Ma durante questi ultimi anni non si percepisce che sia stata gestita a tal fine. Si ha piuttosto l’impressione che sia stata “sfruttata” quale trampolino di lancio. In fondo però di problemi regionali da prendere alla mano ve ne sarebbero stati. Se pensiamo alla gestione delle scuole superiori, se pensiamo alla sanità, all’allestimento del piano direttore regionale, non sarebbero dei compiti regionali da affrontare? È vero che per la scuola e la sanità manca magari un mandato chiaro. Ma sono dei problemi regionali e andavano tematizzati. Differente è però la situazione per il piano direttore regionale. Qui l’incarico è preciso e, visto il progetto Repower che incide in più punti sul territorio, andava avviata la procedura di adeguamento del piano. In questo contesto stranamente tutto tace!

Piuttosto sui giornali locali nelle ultime settimane si legge e si rilegge la notizia del Centro tecnologico del legno, sempre abilmente piazzata con lo scopo d’amplificare l’effetto. Sembra quasi che il progetto stia per essere realizzato dall’oggi al domani. In realtà è stata firmata una lettera d’intenti fra la Provincia di Sondrio e la Regione Valposchiavo, mentre il Cantone dei Grigioni ha promesso un contributo a fondo perso e un credito senza interessi, se il progetto sarà realizzato. Questo progetto solleva molti dubbi e incognite sia per quel che riguarda il finanziamento, il concetto e l’ubicazione del complesso.

Si parla di un’area pari a 6000 m2 necessari per l’edificio, 18-20 milioni di franchi d’investimento, 60 insegnanti a tempo parziale, da 400 studenti iniziali fino a 1250 l’anno, realizzazione modulare in 7 anni con la costruzione di un nucleo centrale e di aree satellite specialistiche. Visti i numeri è legittimo chiedersi quanto o quali parti siano integrabili nella Valle di Poschiavo, quali investimenti e posti di lavoro saranno creati in Valle e quali in Valtellina, e dove si andranno a reperire i 14/16 milioni di franchi mancanti.

Rivogliamo il Podestà a tempo pieno?

Non sono passati molti anni da quando il Popolo di Poschiavo in una decisione praticamente plebiscitaria ha deciso di introdurre i dipartimenti e l’incarico di presidente comunale a metà tempo. E ora si dovrebbe ritornare sui propri passi? La carica di Podestà a tempo pieno è stata rivendicata alcuni mesi fa dal PDC. Sicuramente calzerebbe bene a chi mira a fare il politico professionista ed è interessato a concentrare il potere su sé stesso, accumulando le più svariate cariche. Ma un simile sistema si è rivelato fallimentare per il nostro Comune e di conseguenza è stato cambiato. Comporta troppi rischi, primo fra tutti non è conciliabile con la suddivisione del lavoro dell’esecutivo in dipartimenti. Nel Consiglio comunale il Popolo delega i suoi rappresentanti e non dei semplici assistenti del Podestà!

Se vogliamo dei veri rappresentanti del Popolo, indipendenti, senza aspirazioni a consigli d’amministrazione e singolari legami con i poteri forti, allora dobbiamo sostenere Martino Luminati quale Podestà e Mario Angelo Tempini quale Luogotenente.


[contiene inserzione a pagamento]

Redatto da Comitato Poschiavo Viva – info@poschiavoviva.ch