Alessandro: ”L’orgoglio di poter essere sè stessi!”
Gentili elettrici e gentili elettori
Durante l’elezione per il Gran Consiglio del giugno scorso ebbi modo di annunciare la volontà di candidarmi anche per la carica di Podestà. Ritengo d’averlo fatto in modo leale e trasparente, ben conscio dei rischi elettorali che questo comportava. Il vostro sostegno, verso il quale nutro tuttora profonda gratitudine, mi ha serbato l’onore di sedere nel Parlamento cantonale e infuso nuova motivazione per affrontare con fiducia anche questa tornata elettorale. Mi è pertanto gradita l’occasione di esporre pubblicamente alcune riflessioni, non disperando che possano ancora indurre gli indecisi a scegliere di votarmi. Ecco, dunque, che con la dovuta pacatezza:
RIVENDICO con orgoglio la mia appartenenza al PDC, un partito storico che certamente non è perfetto, ma che ha saputo rinnovare le proprie fila senza rinnegare il passato e la propria identità. Ciò a dispetto di chi, invece, pensa basti cambiare nome per scrollarsi di dosso le proprie responsabilità politiche e presentarsi come il nuovo. Aggiungo che se le posizioni condite di cotanta goffa dietrologia, come quelle indirizzate alla mia persona da Poschiavo Viva, sono l’espressione di una forza politica che si considera «progressista», allora sono ben lieto di appartenere ad un partito «conservatore» come il PDC!
RICONOSCO il privilegio di vivere in Valposchiavo, in cui anche un falegname con diploma di maestria può umilmente ambire a diventare Podestà. Mi considero dunque un cittadino come tanti, che ha avuto la fortuna di incontrare persone che hanno creduto in lui senza preconcetti di sorta, dandogli la possibilità di crescere sotto il profilo umano e professionale; un quarantenne che non pretende di sapere tutto, ma che ha fatto della volontà di ascoltare per apprendere, del duro lavoro e del rispetto del lavoro altrui, i capisaldi del suo modo d’essere e agire.
REPUTO alquanto strumentali le critiche alla Regione Valposchiavo. Essa si è prodigata nell’intensificare le relazioni con la vicina Lombardia anche perché richiesto espressamente dall’Ufficio cantonale dell’Economia e del Turismo. Le critiche di Poschiavo Viva denotano dunque malafede o, peggio, un’evidente ignoranza nei confronti dell’attuale quadro politico che concerne le Regioni grigionesi, il ché è ancora più grave se si considera che un suo esponente di spicco si appresta ad assumerne la presidenza, e che egli stesso, se vuole ottenerne il sostegno finanziario, non potrà fare altro se non seguire le indicazioni provenienti dal Cantone. Questo discorso mi dà oltremodo lo spunto di sottolineare la differenza di ruolo fra Presidente della Regione e Podestà, che deve concentrarsi sulle questioni interne al Comune, riferendosi a Coira per motivi diversi rispetto a quelli della Regione.
RAVVISO nella nostra Valle condizioni favorevoli che mi portano a guardare al futuro con fiducia e ottimismo. Considero dunque il prospettarsi di grandi progetti come una straordinaria opportunità di sviluppo, senza per questo sottovalutarne minimamente i possibili effetti collaterali. Ritengo inoltre che le attività future del Comune di Poschiavo debbano basarsi su un’attenta programmazione, con la definizione di priorità e l’individuazione di possibili sinergie fra le singole iniziative. A titolo esemplificativo, cito la possibilità che l’aula magna del «Centro tecnologico del legno», nel caso in cui fosse realizzato a Poschiavo, possa al contempo fungere da «Sala multiuso». Un simile approccio favorirebbe il contenimento dei costi senza pregiudicare la funzionalità delle strutture, agevolando al contrario la realizzazione di entrambe le opere.
RIBADISCO l’utilità di far coincidere il ruolo di Gran Consigliere con quello di Podestà. Oltre evidentemente a permettere lo svolgimento della funzione di parlamentare per la quale si è stati eletti, questo binomio offre la possibilità di consultare senza preavviso e grossi formalismi i vari membri del Governo a margine delle sessioni, il ché facilita enormemente l’intento di dare continuità alle istanze locali e la ricerca di sostegno dal parte del Cantone.
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Redatto da PDC Valposchiavo – michel.castelli@lawsystem.ch