Responsabilità  e rispetto

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Responsabilità  e rispetto

Gli articoli di propaganda elettorale di queste settimane ci presentano delle elezioni comunali cariche di significati che vanno ben oltre il normale confronto politico. Si cerca di spacciare questa tornata elettorale come la resa dei conti fra chi é capace e chi non lo sarebbe, fra la legalità  e l’illegalità , e così via: in altre parole, fra il bene e il male. Si tratta di un’evidente forzatura, accompagnata da un’insopportabile arroganza che rasenta il ridicolo, se consideriamo la sua provenienza e i trascorsi politici trasformisti di chi la promuove.

Purtroppo si sta cercando di camuffare dietro parole altisonanti e frasi ad effetto la propria mancanza d’idee e senso della realtà. A questo proposito ci chiediamo: se veramente nel Comune di Poschiavo ha regnato lo stato d’illegalità più assoluto come quello descritto da PoschiavoViva in questi anni per colpa del PDC, come mai le decisioni incriminate della Giunta e del Consiglio comunale non sono mai state impugnate davanti agli organi giudiziari competenti? La Svizzera è uno stato di diritto che prevede gli strumenti necessari a perseguire qualsiasi illecito; dov’erano dunque, e cosa facevano questi presunti paladini della legalità? Dormivano? O forse, più semplicemente, non lo hanno fatto perché i loro argomenti demagogici possono forse essere tollerati in campagna elettorale, ma davanti alla Giustizia, quella vera, si scioglierebbero come neve al sole?

Certo, durante le competizioni elettorali è giustificato mettere in campo qualsiasi strumento che possa servire la propria causa, e indubbiamente qualcuno non ha badato a spese in questo senso. I cittadini di Poschiavo, infatti, non credono ai propri occhi in questi giorni: i due candidati per le cariche di Podestà e Luogotenente proposti da PoschiavoViva sono improvvisamente dotati di tutte le qualità possibili e immaginabili. Neanche fossero dei supereroi usciti dal mondo dei fumetti!

Ma soffermiamoci un attimo sui loro gloriosi trascorsi, ricordando ad esempio i “successi” ottenuti in votazione popolare nel campo della pianificazione locale, o la riversione degli impianti dell’allora Forze Motrici Brusio citando la perizia Maggia di 76 milioni proposta e sostenuta dall’allora IPP capitanata dai suoi candidati, che poi si sono ridotti a 17 milioni. Chi rifonde il Comune dei milioni persi grazie alle allora vostre manie di grandezza? Questo per voi si chiama stare con i piedi per terra e non fare proposte altisonanti? E che dire della gestione del Circolo di Poschiavo durante gli ultimi due decenni? Sembra che nei suoi cassetti si siano accumulate varie pendenze non ancora risolte dopo anni, e che questa condotta potrebbe addirittura avere una degna prosecuzione, visto che in “Ca da Cumün” ci sono molti armadi con grandi cassetti.

In conclusione ci permettiamo ancora un paio di considerazioni: il PDC non ha mai rivendicato un podestà a tempo pieno. Insinuare inoltre la sudditanza di non si sa bene chi nei confronti di Repower solo per ottenere un seggio nel relativo Consiglio d’Amministrazione rientra bene nella vostra strategia elettorale di fango e distorsione delle realtà tipiche della politica d’altri paesi, ma nulla più.

In una competizione elettorale è giustificato mettere in campo qualsiasi strumento che possa servire la propria causa, in questo caso la propria nomina. Nei confronti del candidato PDC al seggio di Podestà gli argomenti contrari sollevati dagli oppositori erano pochi. Ci si è accaniti sulla questione del mandato di Granconsigliere, inadeguato, a detta della compagine che propone l’alternativa, con quella di Podestà. Che una stessa persona assuma cariche diverse non è prassi inusuale nella nostra società. Basti dare un’occhiata ai consessi che dirigono le tante società, i diversi enti, le numerose associazioni presenti in Valle, per rendersi conto del ripetersi di nomi in svariati luoghi. Che il Podestà di Poschiavo segga contemporaneamente in Gran Consiglio non ha storicamente mai creato dei problemi, sono stati anzi sempre i vantaggi di questa rappresentanza ad essere messi in risalto.
Una candidatura giovane rivela degli aspetti più positivi di chi invece può sí contare su un passato politico, che però può essere, e lo sarà, anche valutato dal popolo. È inutile cercare di nascondere le difficoltà che in passato si hanno avute, ricoprendo già cariche importanti all’interno dell’esecutivo comunale, vendendosi ora disposto al dialogo ed alla co-gestione. Se da un lato ci si definisce difensore delle strutture politiche esistenti, non si può dall’altro portare le stesse ad un contenzioso giuridico nei piú recenti sviluppi. Le incongruenze sono palesi a tutti.

Avremmo molto altro da dire, ma non intendiamo annoiare il lettore. Vi invitiamo dunque, care elettrici e cari elettori, a dare fiducia la nostro candidato alla carica di podestà Alessandro Della Vedova, scrivendo il suo nome sull’apposita scheda elettorale; egli non è certamente un uomo dotato di superpoteri, ma neppure lo sprovveduto che PoschiavoViva ci ha dipinto in queste settimane!

Redatto da Amministratore – redazione@ilbernina.ch