Entra nella tua ”possibilità adiacente”
Luca 17.11 – 19
11 Nel recarsi a Gerusalemme, Gesù passava sui confini della Samaria e della Galilea. 12 Come entrava in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, i quali si fermarono lontano da lui, 13 e alzarono la voce, dicendo: ”Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!» 14 Vedutili, egli disse loro: ”Andate a mostrarvi ai sacerdoti». E, mentre andavano, furono purificati. 15 Uno di loro vedendo che era purificato, tornò indietro, glorificando Dio ad alta voce; 16 e si gettò ai piedi di Gesù con la faccia a terra, ringraziandolo. Or questo era un Samaritano. 17 Gesù, rispondendo, disse: ”I dieci non sono stati tutti purificati? Dove sono gli altri nove? 18 Non si é trovato nessuno che sia tornato per dare gloria a Dio tranne questo straniero?» 19 E gli disse: ”Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato».
Cara comunità,
ogni tanto la vita ci stravolge. Quando siamo travolti dagli impegni dalla rabbia, dall’emotività, ci viene spontaneo dire: sono fuori di me! Con questo segnaliamo che il limite della nostra sopportazione è raggiunto. Essere “fuori di se” non è buono. Diverso però, è se dove stai non è il miglior posto per trovarsi! Che fai se non ti trovi in un buono stato? Allora, se tu potessi uscire da te, da dove il tuo cuore e il tuo spirito stanno ora, invece di stare incollato nel vecchio luogo, forse la tua vita potrebbe essere trasformata? A volte, essere fuori di se può essere l’inizio di un qualcosa di nuovo. Si può stravolgere la vita in modo positivo.
Redatto da Antonio Di Passa – antonio.dipassa@gr-ref.ch