Corrente gratis per tutti, grazie al ”Lago Bianco”?

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Corrente gratis per tutti, grazie al ”Lago Bianco”?

Chi intendesse aderire al Diktat dei 21, dovrebbe perlomeno sapere a che obblighi e diritti si riferiscono i termini dei contratti di concessione. Per esempio quando si tratta della cosiddetta ”energia gratuita di concessione”:

1. La cosiddetta “energia gratuita di concessione” (vedi sezione 7.1 e rispettivo Contratto pp. 49-51 nel Messaggio) è una delle prestazioni ricorrenti annue della Repower al Comune, come il canone d’acqua (ca. 1’200’000 franchi) e l’imposta sugli impianti di pompaggio (ca. 1’400’000 franchi). Al contrario di queste due prestazioni pagate all’erario con moneta sonante , la prima è fornita in natura. Se la Repower fornisce al Comune 23’000’000 kWh di cosiddetta “energia gratuita”, infatti gli fa una prestazione che (1 kWh = 0,095 a 0,1 franchi) corrisponde a ca. 2’200’000 franchi. La cosiddetta “energia gratuita” non è affatto gratis. Mascherarla da “gratuita” è abusivo!

Comunque la differenza di questa prestazione di cosiddetta “energia gratuita” in natura tra la situazione attuale (ca. 1’600’000 franchi) e la situazione dopo eventuale entrata in vigore dei contratti (ca. 2’200’000 franchi) sarebbe di non più di 600’000 franchi annui, in 80 anni non più di 48 milioni (una bazzecola, comparato con le centinaia di milioni di franchi che Repower guadagnerebbe negli 80 anni grazie all’investimento di 1,5 miliardi!). Le prestazioni annue della Repower all’erario corrisponderebbero a ca. 2’200’000 franchi in natura + 2’600’000 franchi in contanti, sarebbero quindi di un valore totale di 4’600’000 franchi annui.

2. Le prestazioni contrattuali del Comune verso la Repower non sono espresse in moneta sonante. Durante i 10 anni di “VALLE IN CANTIERE” (vedi sezione 4.4. Messaggio), per la gestione dei diversi cantieri il Comune “s’impegna ad avere il personale per effettuare i controlli necessari a garantire la salvaguardia degli interessi pubblici, considerati in modo corretto gli aspetti di sicurezza, la dimensione ecologica, l’organizzazione razionale e le esigenze tecniche.” Purtroppo queste prestazioni del Comune, impegni inevitabili affinché “quanto stipulato nel contratto di concessione sia rispettato”, non sono calcolate neanche a mo’ di preventivo. È tuttavia più che probabile che i 2’600’000 franchi di prestazione annua pagata dalla Repower all’erario non basteranno a coprire le spese di tutti questi impegni ineluttabili!

Nei 70 anni seguenti (vedi intervista Vicedirettore Repower in Grigione, settembre 2010), “il Comune ha il compito di creare i presupposti affinché Repower resti in Valposchiavo, certamente delle infrastrutture adeguate per rendere attrattiva la Valposchiavo come l’ospedale, la piscina coperta, anche le imposte dovrebbero essere attrattive per chi decide di trasferirsi in Valposchiavo, ed è necessario che le scuole siano di buona qualità con un sostegno mirato alle famiglie che provengono per esempio da altre realtà linguistiche.” Dunque, il Comune dovrà continuare ad assumere i suoi obblighi normali verso tutti gli abitanti. Dovrà inoltre impegnarsi permanentemente a mitigare i danni causati allo spazio vitale dall’intervento della Repower, lottare contro il deterioramento progressivo della qualità di vita dopo l’intervento. Per di più il Comune dovrà fare sforzi speciali “affinché Repower resti in Valposchiavo”, segnatamente: un tasso fiscale attrattivo (!?) per futuri impiegati della Repower; scuole di qualità a poter soddisfare le esigenze di impiegati della Repower venendo da altre culture e lingue. E tutto ciò da coprire con i 2’600’000 franchi di prestazione annua pagata dalla Repower all’erario…? Guai, se il Comune non adempiesse questi obblighi, potrebbe essere sospettato di ostruzione ed accusato di negligenza ai danni della Repower!

3. Come già spiegato, la cosiddetta “energia gratuita” non è affatto gratis. Una parte di questa potrebbe però essere veramente gratis se il calderone dell’erario comunale ne cedesse all’Impresa Elettrica Comunale la quantità necessaria per poter alimentare i consumatori privati con corrente domestica. Gratuitamente almeno per i ca. 600 contribuenti esenti o quasi da imposte, con tasso fiscale fortemente ridotto. Questo modo di distribuzione dell’energia gratuita, stabilito all’origine fra FMB e Comune, è stato abolito qualche anno fa da Giunta e Consiglio attuali a solo vantaggio dell’erario comunale ed a discapito delle famiglie e ditte!

4. Quanto al diritto “offerto” dalla Repower come ulteriore prestazione al Comune di acquistare una partecipazione massima del 5% del capitale azionario nominale, ben creduloni saremmo da non vedere in questa “generosa offerta” il proverbiale cacio per metterci noi, la nostra Valle ed il nostro spazio vitale definitivamente in trappola!

Redatto da Dino Beti di Panìsc – dino.beti@bluewin.ch