Votiamo di Sì
L’allestimento del contratto di concessione tra il Comune di Poschiavo e la Repower ha richiesto impegno, preparazione e parecchia disponibilità al dialogo da parte di tutti gli attori chiamati attorno al tavolo delle trattative. L’ingente investimento pianificato in Valposchiavo dà garanzia affinchè la Repower rimanga ancorata saldamente in Valle. Il PDC Valposchiavo ritiene che il risultato delle contrattazioni sia stato positivo negli interessi del Comune e perciò invita la popolazione ad accettare il testo proposto in votazione il prossimo 31 ottobre.
Da sempre la Valposchiavo lotta contro lo spopolamento, per la ricerca di posti di lavoro e nella difesa verso chi definisce le zone periferiche come regioni poco produttive e quindi da abbandonare. Per sopperire a queste eventuali mancanze, dobbiamo darci da fare per mantenere e possibilmente ampliare quanto è già disponibile e funzionante in loco.
Molti poschiavini, per ragioni indiscutibili ed evidenti, sono stati costretti a cercare un’occupazione presso industrie e altri datori di lavoro della Svizzera interna o anche all’estero, in regioni dove l’economia fiorisce.
In molti comuni delle Alpi invece, chiudono dapprima la posta, poi il negozio, segue la chiusura delle scuole, non si trova più un parroco, chiude l’osteria, mancano i dirigenti, i maestri, si sciolgono le associazioni, mancano gli attori politici. Qualcuno una volta ha detto che i beni d’esportazione più importanti del Cantone dei Grigioni sono il bestiame, il legname, le giovani braccia e i cospicui cervelli.
La Valposchiavo ha da sempre fornito oltralpe giovani leve, artigiani, funzionari, esperti, ecc. La fortuna però di avere in Valle due importanti aziende come la Ferrovia retica e le Forze Motrici Brusio, oggi Repower, ha frenato in modo rilevante questa migrazione erosiva.
Queste imprese hanno dato modo alla Valle di prosperare economicamente, permettendo alla Valle una stabilità economica di riguardo. Queste aziende sono i pilastri del nostro benessere.
Ma guardiamo oltre: tutti hanno un telefonino che inquina, un’automobile che inquina, un riscaldamento che inquina, si producono montagne di rifiuti, ecc.; tutti questi sono effetti dannosi per la salute, ma nessuno grida allo scandalo. È molto strano che il progresso e gli investimenti nel campo dell’elettricità diventino per qualcuno dei demoni da sfidare, anche se tutti usano sempre, in misura sempre maggiore, la pregiata energia elettrica. L’unico modo di “immagazzinare” questo potenziale energetico, resta proprio il sistema di pompaggio dell’acqua tra due bacini d’acqua. A poco servono le energie alternative (sole, vento ad esempio), se sono prodotte in momenti in cui nessuno le può usare, perché non vi è la necessità.
Dobbiamo importare la maggior parte dei prodotti per vivere in Valle. L’energia elettrica è uno dei pochi beni di consumo che produciamo in casa e che ci possiamo permettere di esportare. È dunque giustificato, dal nostro punto di vista, investire in questo settore.
Il PDC Valposchiavo raccomanda vivamente di guardare con fiducia e lungimiranza verso il futuro e mettere quindi un convinto “Sí” nell’urna il prossimo 31 ottobre 2010.
Redatto da PDC Valposchiavo – michel.castelli@lawsystem.ch