Una visione moderna del paesaggio
Il Governo grigionese ha emanato un regolamento per la Commissione per l’integrazione, istituita lo scorso anno. Esso disciplina tra l’altro i compiti di questo organo. Inoltre, il Governo ha ridotto i contributi al fondo contro le epizoozie e ha deciso un adeguamento delle prescrizioni per l’esercizio della pesca. Il Governo ha infine presentato le proprie prese di posizione in merito a procedure di consultazione della Confederazione.
Emanato il regolamento per la Commissione per l’integrazione
Il Governo grigionese ha emanato un regolamento per la nuova Commissione per l’integrazione e l’ha posto in vigore con effetto al 1° febbraio 2011. Esso disciplina tra l’altro i compiti, la composizione e l’elezione di questa Commissione, istituita dal Governo nel mese di marzo 2010.
L’organo specialistico è composto da al massimo 20 membri provenienti da diversi ambiti e mira a sostenere il Servizio specializzato per l’integrazione e a fornire consulenza al Governo. L’obiettivo consiste nel promuovere l’integrazione della popolazione residente straniera.
Nel Cantone dei Grigioni, il Governo stabilisce i settori di promozione e l’orientamento strategico della promozione cantonale dell’integrazione.
Quale organo specialistico, la Commissione, diretta dalla delegata cantonale all’integrazione, assume una funzione consultiva in merito a temi rilevanti dell’integrazione e collabora al processo di determinazione delle priorità dei campi d’azione dell’integrazione cantonale. Inoltre, i membri della Commissione garantiscono nei loro settori la comunicazione delle esigenze della promozione dell’integrazione e contribuiscono in questo modo, con un fondato punto di vista esterno, al lavoro cantonale d’integrazione.
Riduzione dei contributi al fondo contro le epizoozie
Il Governo grigionese ha deciso di ridurre nuovamente a partire dal 2011 i contributi annuali al fondo contro le epizoozie. La riduzione è possibile dato che in futuro non verrà più svolta la campagna per la vaccinazione contro la malattia della lingua blu. Vengono così evitati costi annui pari a 1’100’000 franchi.
I contributi dei proprietari di animali diminuisco da 10 a 6 franchi per capo bovino e da 3 a 2 franchi per capo ovino e caprino. Il contributo dei comuni viene ridotto da 6,50 a 4,50 franchi per i bovini e da 4 a 2 franchi per ovini e caprini. I contributi sono stati adeguati l’ultima volta nel 2008. In quell’occasione essi erano stati aumentati a causa del progetto di lotta alla malattia della lingua blu, durato tre anni.
Vengono adeguate le prescrizioni per l’esercizio della pesca
Il Governo grigionese ha approvato una revisione parziale delle prescrizioni per l’esercizio della pesca e l’ha posta in vigore con effetto al 1° febbraio 2011. A titolo di novità, la mancata consegna o la consegna tardiva della statistica della pesca non viene più punita nella procedura penale amministrativa, bensì nella procedura di multa disciplinare.
La multa disciplinare in caso di mancata consegna del foglio della statistica ammonta a 100 franchi e in caso di consegna tardiva a 50 franchi. L’adeguamento delle prescrizioni per l’esercizio della pesca si è reso necessario perché il 1° gennaio 2011 sono entrati in vigore il Codice di diritto processuale penale svizzero e i relativi atti normativi d’applicazione cantonali.
Il Governo è contrario alla proposta di modifica della legge sui documenti d’identità
Il Governo grigionese non è d’accordo con l’adeguamento della legge sui documenti d’identità proposto dalla Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale. Tale adeguamento prevede che in futuro possano essere richieste ai comuni carte d’identità classiche, non biometriche, senza chip. Il Governo nella sua presa di posizione chiede alla Confederazione di rinunciare alla novità proposta.
Secondo la modifica della legge sui documenti d’identità entrata in vigore il 1° marzo 2010, dal 1° marzo 2012 le carte d’identità potranno essere richieste unicamente presso le autorità cantonali di rilascio. La legge attribuisce al Consiglio federale la competenza di decidere se continuare a consentire anche il rilascio di carte d’identità non biometriche.
Il progetto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale prevede di modificare la legge sui documenti d’identità in modo tale da consentire ai Cantoni di decidere sulla possibilità di presentare la domanda presso il Comune di domicilio e da garantire, su richiesta, il rilascio di carte d’identità senza chip.
Come sottolinea il Governo, il Popolo svizzero il 17 maggio 2009 si è espresso in merito alla legge sui documenti d’identità attualmente in vigore. Le modifiche ora previste erano già in discussione durante la campagna di votazione. Il Governo non ritiene quindi opportuno rivedere nuovamente la legge così poco tempo dopo la votazione popolare.
Inoltre, il Governo fa notare che i Cantoni hanno già effettuato investimenti molto importanti per il cambiamento di sistema. Nei Grigioni, il Cantone ha ad esempio investito oltre 2 milioni di franchi per i nuovi centri documenti d’identità. In caso di rinuncia a un’emissione centralizzata delle carte d’identità, quest’investimento risulterebbe in gran parte superfluo. Inoltre, l’emissione presso un Centro documenti d’identità permette di evitare pure spese inutili a carico dei richiedenti.
Il Governo è favorevole all’approvazione della Convenzione europea del paesaggio
Il Governo grigionese si esprime a favore dell’approvazione prevista dalla Confederazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sul paesaggio. Come scrive nella propria presa di posizione a destinazione della Confederazione, secondo il Governo nulla si opporrebbe alla ratifica della Convenzione europea del paesaggio.
La Convenzione del 20 ottobre 2000, già ratificata da 31 dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, si basa su una visione moderna del paesaggio. Non si limita al suo valore ecologico e culturale, bensì ne sottolinea l’importanza per il benessere della popolazione e come spazio economico.
Secondo il Governo, la Convenzione non mira unilateralmente alla protezione del paesaggio, bensì intende al contempo stabilire degli impulsi per la cura, la pianificazione e lo sviluppo dei paesaggi, tenendo in considerazione il principio della sostenibilità.
Il Governo condivide inoltre l’opinione secondo la quale le basi istituzionali e giuridiche, nonché gli strumenti d’applicazione a livello federale e cantonale tengono già oggi conto delle esigenze della Convenzione. La Convenzione non provoca quindi una necessità d’agire supplementare sul piano giuridico e organizzativo per la Confederazione e i Cantoni.
Redatto da Il Bernina – redazione@ilbernina.ch