Premiata la cultura (da finire)

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Premiata la cultura (da finire)

La Fondazione famiglia Georg Aliesch-Davaz ha deciso di attribuire il premio 2010 del valore di 40000 Fr. a due istituzioni della Valposchiavo rilevanti dal punto di vista culturale: la Fondazione Ernesto Conrad e il Monastero S. Maria Presentata delle suore agostiniane.

La cerimonia si è svolta, venerdì 4 marzo 2011, all’interno di Casa Console, acquistata nel 2002 da Ernesto Conrad che ha istituito una Fondazione allo scopo di rendere visibile ad un vasto pubblico la sua personale collezione di opere d’arte, all’incirca settanta quadri del XIX secolo. Attualmente correlato al museo si organizzano corsi di pittura e concerti da camera.

L’evento non poteva considerarsi tale senza un “ensemble di violini“. Il concerto diretto dal maestro Elia Senese, è stato magistralmente eseguito dalla Scuola Musicale Poschiavina e dalla Scuola civica della provincia di Sondrio.

Tra le autorità presenti Barbara Janom Steiner, capo del Dipartimento di Giustizia, Sicurezza e Salute, che a nome del consiglio della fondazione famiglia Georg Aliesch-Davaz ha esordito affermando: «Impressionata dalle perle culturali sviluppatesi nel corso degli anni in questa splendida Valle, e grazie al grande impegno e all’amore per i dettagli, il Consiglio della Fondazione ha deciso di assegnare un premio di 40.000 Fr., da dividere a metà tra la Fondazione Ernesto Conrad e il museo del Monastero Santa Maria Presentata delle suore agostiniane.» Inoltre si congratula con i premiati e invita a visitare la collezione d’arte di Casa Console e il Museo del Monastero e «a farsi ammaliare dal fascino di queste mostre».

Successivamente il dottor Peter Curdin Conrad, presidente del Consiglio di Fondazione Georg Aliesch-Davaz, ha consegnato l’assegno di 20.000 Fr. a Ernesto Conrad, incoraggiandolo a continuare questo suo accurato lavoro di divulgazione culturale nelle zone periferiche.

Non a caso Peter Curdin Conrad utilizza il termine “lavoro” riferendosi anche alla dedizione delle consorelle. «Interpreto (…) l’assegnazione di un premio come un equo e meritato compenso per un duro lavoro. Agli occhi del consiglio di fondazione c’erano e ci sono buoni motivi per conferire il premio alle sorelle che rappresentano la comunità del convento. Con il loro piccolo museo e la collezione di collage di Wolfgang Hildesheimer (esposta permanentemente) contribuiscono in maniera importante alla vita culturale della Valposchiavo. Apprezziamo la loro autonomia e la loro tenacia dal 1684, e non da ultimo la loro vissuta indipendenza. Con la loro impostazione di vita testimoniano che l’unico mezzo per avere tempo è quello di prendersi tempo. Nella loro esposizione illustrano il passato insegnando così che chi non conosce il passato non verrà a capo del futuro. A questo proposito André Malraux ha detto: “chi vuole leggere il futuro deve sfogliare il passato”. Attraverso la loro esposizione ripercorrono il passato e mostrano ad ogni giovane poschiavino/a come hanno vissuto i loro antenati. In questo modo concorrono a creare prospettive e a forgiare il futuro della Valle.»

Suor Alessandra Munos, madre vicaria, ha parlato a nome dell’intera comunità e della madre superiora Maurizia Giuliani, e ha ringraziato i presenti in sala e il presidente della Fondazione Georg Aliesch-Davaz. «Dopo i grandi lavori di ristrutturazione avvenuti negli anni 2000, il vecchio monastero ha aperto le porte e sta diventando sempre più un luogo accogliente e apprezzato per incontri culturali, per gli studi e per le riflessioni. Anche noi della comunità delle suore agostiniane di Poschiavo cerchiamo nel limite delle nostre possibilità di fare quel poco che sicuramente non basta per promuovere iniziative culturali e soprattutto di spiritualità. Il fatto che queste nostre attività vengano apprezzate e che siano in debita considerazione anche da parte della Fondazione Georg Aliesch-Davaz, è un gesto che ci dà forza e coraggio per continuare.»

Redatto da Serena Visentin – serenavisentin@hotmail.it