Porto giornali
Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la Pro Grigioni Italiano si propone di interrogarsi sui rapporti fra la repubblica e la confederazione elvetica. Da sempre le relazioni fra i due stati sono molto intense e in ambo le direzioni arricchenti, questo particolarmente nelle regioni di confine, dove gli incontri e gli scambi sono quotidiani.
Il progetto ”Qualcosa da dichiarare” ideato e sviluppato dalla Pgi Valposchiavo in collaborazione con i portali online IL BERNINA e Altarezia.info, si prefigge di dar voce ai tanti valtellinesi e valposchiavini che ogni giorno varcano la frontiera, come Fabrizio Gatti.
| Nome e cognome: | Fabrizio Gatti |
| Anno di nascita: | 1954 |
| In Valposchiavo dal: | 1977 |
| Attuale impiego: | tipografo alla Tipografia Isepponi a Poschiavo |
| Domicilio: | Tirano |
| Durata tragitto casa-lavoro: | 20 minuti |
Da bambino per te la Svizzera era…
Per me la Svizzera era la spesa a Campocologno. Venivamo con la corriera e compravamo cioccolati e dadi. E la Svizzera era soprattutto mio papà che faceva il muratore in Engadina.
Come sei arrivato in Svizzera?
Il capo che avevo a Tirano, quello che mi ha insegnato il mestiere, era amico di Dino Isepponi. Di fatto mi ha trovato il posto a Poschiavo, dove lavoro da più di 30 anni.
Qual è la cosa che più ti piace della tua attività in Valposchiavo?
Della Valposchiavo apprezzo la tranquillità. Poi, in tanti anni che sono qui, ho stretto diverse amicizie. Ora posso dire di avere più amici in Valposchiavo che in Valtellina.
Redatto da Niccolò Nussio – nic@nussio.ch