Il destino della segheria di Domat-Ems
Le conseguenze negative del NO del Gran Consiglio al pacchetto di risanamento della segheria Mayr Melnhof durante la sessione di dicembre 2010 si manifestano gradualmente in tutta la loro crudezza.
Con il risultato scaturito dall’asta di lunedì scorso, il Cantone dei Grigioni, per quanto riguarda la prima lavorazione del legno, piomba nuovamente nel medioevo. Una delle poche e preziose materie prime del nostro Cantone viene esportata in forma grezza per poi essere reimportata come prodotto finito, lasciando così il valore aggiunto a beneficio di altri.
Il conto di questa sciagurata operazione, alla fine, sarà pagato ancora una volta dai Comuni, e quindi dai contribuenti sottoforma di un maggior deficit nella gestione dei boschi. Tutto ciò, non da ultimo, è frutto di una politica altamente ideologizzata, dove l’ideologia stessa prevarica il bene comune. Il fatto tuttavia che i Comuni Grigionesi siano stati in grado di accordarsi sul fatto di garantire la fornitura di 150’000 m3 annui di legname d’opera testimonia che i Comuni stessi vedono la necessità di avere una grossa segheria in loco come una priorità.
Non rimane dunque che volgere lo sguardo in avanti, nel tentativo di creare nuovamente le condizioni quadro affinché possa essere garantito uno sfruttamento razionale della risorsa legno.
A questo proposito, il PDC Grigioni persegue una rapida riforma della legge sulla cura dei boschi, al fine di garantire la dovuta dinamicità al settore forestale.
Redatto da PDC grigione – dellavedovalessandro@gmail.com