All’inaugurazione della mostra personale, l’energica artista di Sondrio convince organizzando un pregevole spettacolo di poesia, musica e arte
Significherà qualcosa se domenica 7 agosto 2011 si sono riversate quasi duecento persone alla vernice della mostra Zenit-Nadir?
Sicuramente inusuale per una manifestazione culturale e artistica che si tiene a Poschiavo. In effetti, appare misterioso quell’uovo partorito dalla pietra al centro della piazza del borgo. Il suo asse zenit-nadir sembra aver attratto molte persone, quasi fosse il centro del cosmo, punto di energia, attrattivo-repulsivo, dell’intera materia dell’universo.
Sicuramente Margherita Piuselli, l’artista che espone le sue opere in Galleria Pgi fino al 28 agosto 2011, possiede una inesauribile e folgorante fonte di energia. Con determinazione e intelligenza, sensibilità e passione, ha voluto portare le sue opere in Valposchiavo. Infatti è da ben più di un anno che la valtellinese si sta impegnando all’allestimento di questo evento e i risultati si sono visti all’inaugurazione.

Nulla sembra essere stato lasciato al caso. La vernice è stata trasformata in una splendida cornice della mostra. Nella sala di Casa Torre, visto il maltempo del pomeriggio, si è tenuta l’esibizione della poetessa sondriese Fiammetta Giugni, vincitrice del Premio Turoldo 2008, accompagnata dalle angeliche melodie d’arpa suonata da Cristina Ghidotti. In intense, scarne, “marmoree” parole la Giugni ha trasferito in poesia la forma delle opere della Piuselli, descrivendole, dando un senso spirituale al segno della materia. Un lavoro poetico che scava per ritrovare una parola primordiale, suggerendoci che l’arte della Piuselli, dove la materia è ben in evidenza (opere in alluminio, stoffa, serpentino, ecc.), è colma della leggerezza e della profondità della poesia.
Le poesie della Giugni, alternate alle bellissime immagini delle opere fotografate in alcuni luoghi di Sondrio e della Valposchiavo, si trovano sul catalogo di 32 pagine pubblicato appositamente per la mostra e reperibile all’interno della Galleria Pgi. All’interno del libricino le poesie in italiano sono state tradotte in tedesco da Caroline Steele. Il volumetto è una chicca apprezzabilissima che merita di essere visionata.
A conclusione del reading, la gente ha potuto osservare la tanto attesa opera esposta in piazza che da giorni sostava coperta. Tolto il velo, si è scoperto un uovo collocato sopra il parallelepipedo di serpentino. Pregevole l’unione di geometrie contrastanti quali il cubo della base e la forma ovoidale del soggetto e che evidenzia come “gli opposti non sono stati creati per dilaniarsi, ma per fondersi armoniosamente, generando vortici energetici” (dalla Prefazione di Zenit-Nadir scritta da Marina Cotelli).
Anche la Galleria Pgi ha subito l’influsso d’energia della Piuselli. L’interno è stato rivestito di pannelli che guidano lo spettatore fra le varie opere artistiche. In questa maniera sembra stabilirsi un rapporto più intimo con l’arte. Altre opere della Piuselli sono esposte all’entrata della sede Repower a Poschiavo.
Non resta che complimentarsi con Margherita Piuselli e gli organizzatori della Pgi per la dettagliata cura di questo evento e della zona espositiva.
Articoli correlati:
Margherita Piuselli in Galleria Pgi a Poschiavo