L’opinione di Fulvio Betti, Franz Bordoni, Daniel Brändle, Arno Marchesi, Wanda Pola
Il prossimo 23 ottobre saremo chiamati alle urne per eleggere il Parlamento federale.
Auspichiamo una massiccia partecipazione all’elezione per dimostrare che il popolo ha a cuore le sorti del Paese e vuole avere peso nella definizione delle strategie.
Noi, dopo aver presenziato a più dibattiti e letto numerosi interventi sulla stampa, reputiamo che Livio Zanolari sia un ottimo rappresentante da mandare Berna.
Livio Zanolari ha esposto le sue priorità con chiarezza e fermezza, pur dimostrando rispetto per le idee altrui. Ha dimostrato di avere conoscenze approfondite dei vari dossier federali. Grazie alla sua esperienza quale addetto stampa di numerosi Consiglieri Federali, può vantare molte conoscenze sia tecniche che personali. Il candidato della Valposchiavo ha spiegato in modo convincente il rischio che il nostro Paese sta correndo con un Governo di centro-sinistra. Questo Governo tende a demolire la nostra piazza finanziaria (indebolimento continuo del segreto bancario) e a fare concessioni pericolose nei confronti dell’Unione Europea, come per esempio il legame istituzionale che ci costringerebbe a riprendere automaticamente il diritto europeo.
Livio Zanolari vive in città ma è nel contempo fortemente radicato nelle valli e quindi conosce molto bene i bisogni di tutto il Cantone. Se fosse eletto farebbe parte di una frazione numerosa in Parlamento e questo è un grande vantaggio per difendere i nostri interessi.
Per finire, Livio Zanolari, si impegna particolarmente affinché i poteri rimangano il più possibile in mano al popolo e alle singole regioni, in modo decentralizzato, e non ad una piccola casta di politici. Perciò si schiera apertamente contro le strategie di centralizzazione che sempre più vanno di moda anche nella nostra Nazione e di conseguenza è contrario all’adesione all’Unione Europea.
Affinché sia il popolo a gestire la politica e non viceversa nella nostra lista scriveremo convinti 2X il nome Livio Zanolari!
Fulvio Betti, Franz Bordoni, Daniel Brändle, Arno Marchesi, Wanda Pola