La castrazione/sterilizzazione è protezione degli animali!

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La Protezione Svizzera degli Animali investe ogni anno fr. 250’000.per la castrazione/sterilizzazione di gatti inselvatichiti
Contrariamente a quanto attuato in Austria e in alcune città tedesche, in Svizzera non esiste un obbligo concernente la castrazione/sterilizzazione di gatti non tenuti in casa.



Per motivi di protezione degli animali, è tuttavia molto opportuno praticare questo intervento. I motivi a favore sono molteplici:

  • In Svizzera ci sono 1.3 – 1.5 milioni di gatti che aspettano nei gattili di essere adottati. Questi animali, tra cui giovani esemplari e gatti di razza, sono più che sufficienti. Chiunque lascia partorire la propria gatta toglie una possibilità a questi animali.
  • Il bambino non deve per forza assistere alla nascita di cuccioli del proprio animale domestico. Ci sono diverse altre possibilità di osservare qualsiasi genere di allevamento di animali (fattoria, zoo o anche semplicemente in natura).
  • Non è necessario che le gatte abbiano avuto piccoli prima della sterilizzazione. Sarebbe auspicabile praticare la castrazione/sterilizzazione dai 5 ai 6 mesi di età.
  • Gatti e gatte castrati/sterilizzate rimango ugualmente dei bravi cacciatori di topi, così come prima dell’intervento e ingrassano soltanto se il padrone li nutre eccessivamente.
  • I maschi castrati vagabondano molto meno, si feriscono meno a causa delle liti con altri gatti e sono più raramente vittime d’incidenti stradali in quanto non hanno bisogno di andare alla ricerca della femmina.
  • La castrazione/sterilizzazione va considerata come una misura preventiva per la salute dei gatti: molte malattie feline sono infatti causate e trasmesse per contatto con altri animali (sia in seguito a liti che per accoppiamento). I gatti operati (castrati/sterilizzati) sono più mansueti con i propri simili.
  • I gatti castrati/sterilizzati precocemente non si sentono privati di nulla, poiché né ormonalmente né caratterialmente hanno mai avuto l’istinto riproduttivo.
  • Poche persone tollerano animali non castrati/sterilizzati in appartamento, perché essi seguono l’istinto a marcare il territorio.
  • La castrazione/sterilizzazione non pregiudica la dignità dell’animale. Al contrario: vista l’elevata presenza di gatti in Svizzera, il benessere e la salute dell’animale viene perseguito proprio tramite questi interventi. La presenza massiccia di felini è stata causata dall’uomo che se ne deve assumere le conseguenze e provvedere affinché la convivenza pacifica di tutti questi gatti possa realizzarsi.

Del resto, da 15 anni la Protezione Svizzera degli Animali (PSA) e le sue sezioni provvedono ogni anno, in collaborazione con la Società dei Veterinari Svizzeri (SVS), alla castrazione/sterilizzazione di 10’0000 gatti, 1/3 dei quali senza padrone, 1/3 inselvatichiti e 1/3 provenienti da aziende agricole. La PSA investe ogni anno fr. 250’000.– per la castrazione/sterilizzazione di gatti inselvatichiti. La Protezione Svizzera degli Animali e i veterinari svizzeri si dividono i costi, mentre per l’intervento sugli animali di aziende agricole ognuno si assume 1/3 della spesa.

Per gli altri gatti la responsabilità ed i costi vengono assunti dal proprietario degli stessi, eccetto se esso usufruisce di servizi sociali o rendita di invalidità. In tal caso, la PSA attinge ad un fondo, affinché i trattamenti possano essere effettuati anche su animali i cui padroni non hanno disponibilità economiche.


Il problema dei gatti inselvatichiti

Secondo l’efficace metodo comprovato a livello mondiale CNR, nel caso di gatti inselvatichiti, gli stessi vengono castrati/sterilizzati e successivamente rilasciati nello stesso luogo in cui sono stati presi (Catch, Neuter and Release). GIi esemplari selvatici non possono essere portati in un gattile, poiché non sono socializzati e hanno paura dell’uomo. Alcune autorità hanno la sensazione che il problema dei gatti selvatici possa essere risolto tramite l’abbattimento. Questa convinzione però, non è del tutto sostenibile: certamente è possibile che un cacciatore o un guardiano della selvaggina riesca ad abbattere alcuni gatti di una popolazione. Altri però fuggirebbero alla ricerca di un altro posto in cui stabilirsi. Potrebbe anche succedere che l’animale venga solo ferito e muoia poi lentamente in modo atroce. L’abbattimento non risolve dunque totalmente il problema dei gatti inselvatichiti, poiché questi esemplari si limiterebbero a trovare un altro posto per poi, magari, ritornare a quello precedente. Con la castrazione/sterilizzazione ed il rilascio nell’ambiente originario dove il gatto è stato abituato a vivere, questi animali occupano il territorio senza riprodursi, evitando che altri esemplari vi si stabiliscano. Se, in aggiunta a questo, anche i proprietari privati e gli agricoltori facessero castrare/sterilizzare i propri animali, pian piano si limiterebbe il “rifornimento” di gatti inselvatichiti. Solo così si potrebbe risolvere il problema in modo durevole.

Se qualcuno dovesse scoprire la presenza di una colonia di gatti inselvatichiti (negli orti del quartiere, in una zona industriale o in un parco comunale), è invitato a segnalarlo alla sezione della protezione animali più vicina. Quest’associazione possiede trappole speciali oltre all’esperienza su come catturare, castrare/sterilizzare, rilasciare nonché sorvegliare gatti inselvatichiti per intervenire nuovamente in caso di nuovi arrivi.

Amministrazione comunale
in collaborazione con il veterinario