Lo sviluppo della Calabria non può passare sulla pelle degli uomini e delle donne che vi ci abitano
Energia pulita, Sinistra ecologia e libertà, Slega la Calabria e Sinistra euromediterranea ribadiscono il No alla Centrale a carbone di Saline Joniche.
Lo sviluppo della Calabria non può passare sulla pelle degli uomini e delle donne che vi ci abitano.
Il nostro no alla centrale a carbone è fermo e deciso. Dopo la bella manifestazione tenutasi nei giorni scorsi a Saline, che ha visto l’unità di movimenti, associazioni e comunità locale in un “No” netto all’utilizzo del coke per la produzione energetica in Calabria, è puerile il tentativo che oggi fa la SEI di rilanciare l’ipotesi.
Il fatto che la centrale sia presente alla mostra sull’Unità d’Italia in corso a Torino, non significa che il carbone non faccia male alla salute e non sia inquinante e che si possa tornare indietro rispetto ai pareri negativi del Ministero dei Beni culturali e all’opposizione delle comunità locali: se ne facciano tutti una ragione.

La Calabria ha dato troppo, nella sua storia, in termini di inquinamento e sfruttamento del territorio. Dalle devastazioni urbanistiche alle navi dei veleni, con il concorso della ‘ndrangheta si sono avvelenati corsi d’acqua, terra, mare ed aria, e con essi la salute ed il futuro dei Calabresi.
E’ un film a cui già abbiamo assistito e siamo stanchi di pagare l’ennesimo prezzo.
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Lo sviluppo di Saline e del reggino non passa per alcuna produzione inquinante; l’unica energia pulita è quella prodotta dal sole, dalle maree e dai venti e noi abbiamo di questi tesori un giacimento inesauribile.
Se la Sei vuole produrre energia a Saline rinunci al carbone e punti sulle vere rinnovabili.
Lo sviluppo delle nostre aree non può passare sulla pelle degli uomini e delle donne che vi abitano.