Gran Consiglio
Sessione di dicembre. Tanto intensa da essere incompiuta… Come si usa dire, di carne al fuoco ce n’era davvero tanta in questa sessione dicembrina del Parlamento cantonale.
Dal preventivo alla legge sulla protezione dei minori e degli adulti, per arrivare alle legge sulla scuola. E poi tanti atti parlamentari. Che però – lo diciamo subito – sono stati rimandati ad altra data, ovvero alla prossima sessione parlamentare, quella di febbraio.
Scontate le approvazioni della legge su quelle che una volta si chiamavano curatele e tutele, nonché dei conti per il 2012 che si prevede debbano chiudere con un disavanzo di poco inferiore a 30 milioni.
Alla discussione sul preventivo vi è però stata una sorpresa… negativa. Stavano sfilando veloci i capitoli di spesa analizzati quando – a conclusione del dibattito sul Dipartimento educazione, cultura e ambiente – è arrivata una domanda sull’aumento di 30’000 franchi del contributo versato dal Cantone alle orchestre, così da portarlo a 344’000 franchi. Ilario Bondolfi, deputato PDC di Coira, ha chiesto se anche l’Orchestra della Svizzera italiana approfitterà di questi maggiori fondi. Dopo un breve momento di sorpresa per la richiesta, il consigliere di Stato Martin Jäger ha risposto senza lasciare il minimo dubbio che l’incremento non riguarda l’OSI, ma che è stato deciso per essere destinato alla Formation Ö; un’orchestra giovane (ha solo dieci anni di vita) e formata da giovani (l’età media dei musicisti è di circa 30 anni) che nel 2012 riceverà 30’000 franchi.
Rimangono invariati i contributi alla Kammerphilarmonie Graubünden pari a 250’000 franchi e all’Orchestra della Svizzera italiana pari a 64’000 franchi. Ma l’OSI e il Ticino non avevano chiesto un aumento di contributi a 200’000 franchi in cinque anni? A rispondere ancora il consigliere di Stato, per affermare che “al Ticino è stato promesso che un aumento a favore dell’OSI è stato promesso, niente di più” e poi aggiungere che “senza voler in alcun modo mettere in discussione la qualità dell’Orchestra della Svizzera italiana, notiamo che nei Grigioni da anni vengono fatti solo due concerti ogni dodici mesi e questi sono purtroppo pure mal frequentati; quindi, se facciamo il confronto con tutto quanto fa la Kammerphilarmonie Graubünden e paragonando i contributi finanziari alle due formazioni, bisogna ammettere che probabilmente l’OSI non è poi messa male”.
Una legge per la scuola
La grande e intensa discussione c’è stata sulla legge scolastica. Una revisione totale che, malgrado una discussione notturna, non è stata completata. Anche se qualche punto è stato deciso, ad esempio quello che – particolare non secondario soprattutto per le scuole mesolcinesi, ma non solo – per stabilire la data dell’inizio dell’anno scolastico il Dipartimento dovrà tener conto di quanto avviene nei Cantoni vicini.
Vediamo ora quali sono state le decisioni emerse durante quattro giorni di dibattiti parlamentari e come sarà la scuola retica del futuro:
- la scuola dell’infanzia continuerà ad essere facoltativa, ma le autorità scolastiche potranno obbligare i bambini che parlano una lingua straniera a frequentarla;
- nelle classi verrà ridotto il numero massimo di allievi che scenderà da 28 a 24 per le elementari ed ogni classe dovrà inoltre avere un docente responsabile;
- il numero delle settimane di scuola crescerà di una, da 38 a 39;
- il Dipartimento fisserà le date delle vacanze autunnali e di Natale, ma non quelle sportive primaverili che potranno essere fissate dalle autorità scolastiche locali;
- le autorità scolastiche locali potranno decidere se nominare o meno una Direzione scolastica.
Il Gran Consiglio ha anche deciso che verranno forniti i materiali didattici non solo in rumantsch grischun ma anche negli idiomi romanci locali, mentre non si è invece pronunciato sulla norma che regola l’insegnamento delle lingue straniere nelle scuole elementari e in quale ordine.