Interiorizza la tua lista della spesa!
1a Tessalalonicesi 3.6 – 13.
6 Ma ora Timoteo é ritornato e ci ha recato buone notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che conservate sempre un buon ricordo di noi e desiderate vederci, come anche noi desideriamo vedere voi.
7 Per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede, pur fra tutte le nostre angustie e afflizioni; 8 perchè ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere.
9 Come potremmo, infatti, esprimere a Dio la nostra gratitudine a vostro riguardo, per la gioia che ci date davanti al nostro Dio,
10 mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere il vostro volto e di colmare le lacune della vostra fede?
11 Ora Dio stesso, nostro Padre, e il nostro Signore Gesù ci appianino la via per venire da voi;
12 e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi,
13 per rendere i vostri cuori saldi, irreprensibili in santità davanti a Dio nostro Padre, quando il nostro Signore Gesù verrà con tutti i suoi santi.
Cara comunità, Platone con il suo “so di non sapere” da voce ad un’esperienza comune. Quanto più ci impegniamo per diventare esperti in un campo o studiamo duramente una materia… abbiamo sempre la sensazione che “sappiamo di non sapere”. Più aumentiamo le abilità più sentiamo che c’è molto da fare. Da bambino, fai in tempo ad imparare ad andare in bicicletta che gli altri vanno con il motorino. Appena il tempo di capire la matematica che ti insegnano la trigonometria. Ti diplomi e che cosa scopri? Per essere riconosciuto esperto nel tuo campo ti devi specializzare. Genitori, per ogni giorno che sarete amorevoli, pazienti, divertenti e concentrati con i vostri figli, ci sarà un giorno in cui sarete seccati, stressati e senza voglia di scherzare con loro. Possiamo fare sempre meglio e di più. Saremo sempre mancanti in un punto della vita personale e professionale.
Sappiamo che gli “esami non finiscono mai”. Impariamo del continuo. Ci sono poi quei settori importanti per noi in cui siamo terribilmente consapevoli delle nostre mancanze. Siamo ultrasensibili sulle nostre mancanze nei campi cui diamo importanza. Pazienza se non riesco a parcheggiare parallelo al marciapiede se è un aspetto trascurabile della mia vita. Diverso è se sei un camionista. In un esame di autovalutazione finale, mia nipote scrisse che le mancava la scuola e le materie studiate il semestre precedente. In verità, l’attraeva quello che le mancava ancora di imparare. Spesso è vero: ci attrae ciò che ci manca. È una realtà che ci accompagna nella vita. La consapevolezza delle nostre mancanze ci spinge a desiderare le cose in cui siamo più carenti. Chi si sa mancante agisce per colmare la carenza e gli esami… non finiscono mai.
Nel testo di oggi, 1a d’Avvento, Paolo è preso sia dalla soddisfazione sia dalla mancanza dei tessalonicesi. Egli è grato per la solida fede dei credenti in Tessalonica. Al tempo stesso però è preoccupato di dare alla giovane comunità ciò che manca nella crescita di amore e di fede. Come padre spirituale non si ferma alla conversione ma si preoccupa della loro crescita. I credenti in Tessalonica hanno amore l’uno per l’altro, ma Paolo sa quanto quell’amore deve crescere più in profondità. Essi hanno “ricevuto la Parola della predicazione di Dio” (2.13). Ma ha ancora molte cose da dirgli. Sono stati incoraggiati a “comportarsi in modo degno di Dio” (2.12). Paolo però li deve anche aiutare a raggiungere un cuore irreprensibile. Anche noi siamo come i tessalonicesi. Abbiamo iniziato un viaggio di fede. Un passo dopo l’altro cresciamo nella conoscenza dell’amore di Dio. È questo inizio che stuzzica il nostro appetito ad imparare di più, a compensare ciò che ci manca e completare il nostro discepolato. La loro e la nostra mancanza da colmare è: la maturità di una fede vissuta per il Signore, con l’entusiasmo di una fede che piace a Dio. In pratica, essi mancavano dell’entusiasmo di una vita vissuta con fede in ogni avvenimento e armageddon, in ogni sorta di alto e basso. A Paolo non basta che i tessalonicesi si amino tra loro, tipo una setta; vuole che il loro amore si estenda a tutti, poiché l’amore è divino quando abbraccia tutti. Quando non si ama che una persona e si è indifferenti alle altre, è un affetto umano… È, l’amore che ci rende irreprensibili. È dire we care, tutto mi riguarda. L’amore per il prossimo scaccia il male e non lascia entrare nulla di sbagliato nel cuore. Non v’è colpa che l’amore non consumi come fuoco divorante. Esercitiamoci a radicarlo nei nostri cuori. Invochiamo il Sole di giustizia di mandar su noi i suoi raggi e il ghiaccio si scioglierà… Se quel sole divino ci riscalderà col suo calore, non vi resterà traccia di durezza. Paolo è soddisfatto della loro fedeltà ma preoccupato per la crescita nell’amore.
Per la Chiesa oggi è la prima di Avvento. Per un commerciante, però, questo è il primo di cinque fine settimana che deciderà se l’anno finirà in attivo o in perdita. La corsa alle spese natalizie è iniziata. La lista a chi fare regali è pronta. Chi è già uscito per accaparrarsi qualcosa? Siamo entrati nella pazzia collettiva dello shopping. La gente sembra scatenata nel cercare oggetti per una lunga lista di persone. Non importa se la tua famiglia vive agiatamente, ha il nutrimento assicurato, una casa e vestiti. In questi giorni tutti si ingegnano a cercare qualcosa da comprare correndo nei negozi pensando a cosa manca nella vita loro o dei loro cari. Mentre però ci organizziamo per lo shopping di oggetti, ricorda che le cose essenziali di cui manchiamo non sono materiali ma spirituali. Forse ti manca la brillantezza di una fede infuocata, che spiega la tua inespressiva spiritualità. Forse ti manca la fiducia nella promessa “io posso ogni cosa in Cristo che mi rafforza”. Forse ti manca il perdono per un qualche peccato nascosto. Forse ti manca l’amore che eri abituato ad avere con Dio. Forse ti manca la benzina super che spinge il tuo motore all’azione per le autostrade di una vita in missione. Forse ti manca dire convinto “I care” “tutto mi riguarda”, il mio coniuge, i figli, i colleghi, il mio paese, i bambini abbandonati, il mondo corrotto senza Dio! La lista della spesa interiore è più rilevante di quella materiale.
Non è male, allora, compilarla questa lista della spesa di mancanze spirituali. Tu e la tua famiglia potreste impegnare tanto tempo per colmare queste mancanze spirituali quanto ne spenderete per quelle materiali! Ricorda, se manchiamo di qualcosa, Gesù ha promesso: chiedete e vi sarà dato. Abbiamo già il necessario. Abbiamo già ciò di cui manchiamo. È la nostra inabilità a ricevere quello che già abbiamo e che il Signore ci ha già provveduto che causa la nostra mancanza. Abbiamo un assegno da incassare da Dio e non lo facciamo. Su Internet gira una e – mail “Natale, stile 1a Corinzi 13” che dice: se decoro la mia casa con nastrini colorati, luci scintillanti e palle di Natale, ma non mostro amore per la mia famiglia, sono solo un arredatore qualsiasi. Se mi ammazzo di lavoro in cucina, cuocendo dolci natalizi, preparando pranzi deliziosi e arrangiando bellissimi tavoli natalizi, ma non mostro amore per la mia famiglia, sono solo un cuoco qualsiasi. Se lavoro alla mensa dei poveri, canto ovunque e do tutto quello che ho in carità, ma non mostro amore per il prossimo, non serve a niente. Se decoro l’abete con angeli scintillanti e fiocchi di neve cotonati e canto i canti natalizi ma non mi concentro su Cristo, non ho capito il significato del Natale. L’amore ci ferma mentre cuciniamo per abbracciare il bambino. L’amore mette giù le decorazioni per baciare il coniuge. L’amore è gentilezza, benché stressati e stanchi. L’amore non invidia la casa di chi ha i servizi in ceramica cinese e le tovaglie in lino. L’amore non grida ai bambini di levarsi di mezzo. L’amore non dona solo a chi ci può dare in ritorno ma gioisce nel dare a chi non può. L’amore sopporta ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, dura in ogni cosa. L’amore non fallisce mai. I video giochi si romperanno, le collane si perderanno, gli attrezzi sportivi si arrugginiranno. Ma donare amore durerà. Il mondo non manca di più roba, la gente non sa più mettere i regali inutili degli scorsi anni. Qualcuno li ricicla donandoli ad altri. Nell’Avvento, il mondo manca di più amore pace e gioia. Interiorizziamo la nostra lista della spesa, spiritualizziamola!
Per quanto ci sforziamo di sapere o fare mancheremo sempre di qualcosa. Gli esami non finiscono mai e sappiamo di dovere migliorare. Paolo è orgoglioso dei tessalonicesi ma sa che devono colmare la misura perfetta di amore e fede. La metà è: avere una fede entusiasmante per il Signore immutabile con gli alti e i bassi della vita. Per questo abbiamo bisogno di una lista dei doni spirituali che radicano nel nostro cuore l’amore di Dio. Il tempo di Avvento non sarà così un correre dietro al vento. Se mostri amore intorno a te, a partire dai tuoi cari fino al sofferente più lontano e comprendi il significato della venuta di Cristo, allora puoi crescere nella conoscenza di Dio. Sappiamo di essere mancanti ma il Signore ci donerà tutte le cose di cui abbiamo bisogno per crescere. Acquistale dal Signore! Interiorizza la tua lista di doni per i tuoi cari. Amen.
Appunti per la predicazione del past. Antonio Di Passa
Redatto da Antonio Di Passa – antonio.dipassa@gr-ref.ch