Soltanto una galleria potrebbe migliorare la sicurezza sul Passo del Bernina, ma…
La scorsa settimana il Passo del Bernina è rimasto chiuso per circa un giorno. Ma cosa porta alla decisione di chiuderlo? Lo abbiamo chiesto a Bruno Heis.
“Il Passo del Bernina chiude quando l’apposita commissione cantonale ritiene che non sia più responsabile lasciar circolare il traffico”, spiega il valposchiavino Bruno Heis, che precisa: “Di questa commissione, oltre a me, fanno parte il signor Buchli e il signor Dario Crameri.”

A portare a una chiusura del passo, la cui manutenzione invernale è svolta dalla ditta Fratelli Lanfranchi di Poschiavo, sono essenzialmente tre motivi. In primo luogo la tormenta, dopodiché nevicate particolarmente abbondanti o il rischio di valanghe. Heis ci tiene comunque a sottolineare: “Oggigiorno possiamo garantire una buona sicurezza e un’apertura di fatto continua del Passo del Bernina. Lo si chiude soltanto in casi eccezionali.” Situazioni che si verificano su per giù una volta all’anno, com’è successo alcuni giorni fa. “La scorsa settimana abbiamo deciso di chiudere per la bufera Andrea. C’era una gran tormenta. La circolazione del traffico sarebbe stata troppo pericolosa. Il Bernina è comunque stato il primo valico verso l’Engadina a riaprire.”

Il Passo del Bernina chiude quindi solo in casi eccezionali e garantisce all’automobilista una buona sicurezza. Sicurezza che, stando alle parole di Heis, si potrebbe migliorare soltanto con la costruzione della famigerata galleria. Ma finora il Cantone non è sembrato particolarmente entusiasta della realizzazione di un traforo.
A Coira sembrano vedere una galleria sul Passo del Bernina come la ciliegina sulla torta, come una cosa di cui in fondo si può fare a meno. Molti valposchiavini la vedono invece come il cacio sui maccheroni, insomma, come una cosa che ci va.
Vuoi sapere in che condizioni è il Passo del Bernina?
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