M13 suscita ancora polemiche

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Poschiavo: seconda serata informativa sull’orso
Giovedì 23 agosto 2012 si è svolta presso la Palestra delle Scuole di Santa Maria a Poschiavo la seconda serata informativa riguardante la presenza dell’orso in Valposchiavo. GUARDA I VIDEO

Sebbene M13 da un paio di settimane si sia allontanato dalla regione, le preoccupazioni nei confronti del plantigrade non si placano.

Presenti in sala, davanti a un folto pubblico, Arturo Plozza, Guardiano della selvaggina, Georg Brosi, Direttore dell’Ufficio Caccia e Pesca cantonale, Nicola Passini, Cancelliere comunale di Poschiavo, Albano Costa, Consigliere comunale di Poschiavo e Donato Fanconi, Consigliere comunale di Brusio.

Da sinistra: Arturo Plozza, Guardiano della selvaggina, Georg Brosi, Direttore dell’Ufficio Caccia e Pesca cantonale, Nicola Passini, Cancelliere comunale di Poschiavo, Albano Costa, Consigliere comunale di Poschiavo e Donato Fanconi, Consigliere comunale di Brusio

Albano Costa apre la serata ponendo come primo punto fondamentale la questione che “la sicurezza dei cittadini è di priorità assoluta.” E continua: “il comune di Poschiavo inoltre si è fatto portavoce nei confronti del Cantone delle preoccupazioni della popolazione locale legate alla potenziale presenza dell’orso, in forma prolungata, sul proprio territorio. Nella prossima riunione del Gran Consiglio i gran consiglieri Alessandro Della Vedova e Karl Heiz inoltreranno una interpellanza in merito.”

Il numeroso pubblico presente in sala

Georg Brosi esordisce affermando che la prima reazione da parte della popolazione nei confronti dei grandi predatori come l’orso o il lupo è sempre critica e negativa, perché ci si trova di fronte ad una situazione nuova. Con il passare del tempo, la realtà cambia e questo si è verificato in Engadina. Certamente, anche dopo sette anni, in Engadina bassa la popolazione resta divisa in due gruppi tra chi è favorevole e chi è contrario.

Lo scopo della serata è stata quella di dare una immagine realistica del plantigrade e, con questo criterio, Arturo Plozza ha spiegato i suoi comportamenti, le sue abitudini e la sua alimentazione. Non è il classico carnivoro che mangia solo carne, infatti fino al 70% è vegetariano. Inoltre è un opportunista, cioè si ciba della fonte alimentare che riesce a raggiungere con meno sforzo. I suoi spostamenti sono ampi, infatti in una sola notte può percorrere svariati chilometri. Comunque M13 è provvisto di un radio collare che permette di captare i suoi movimenti.

L’orso M13 proviene dal parco Adamello Brenta situato in Trentino e più precisamente dalla Val di Non. È un animale autoctono che faceva parte del territorio e, se ritorna spontaneamente nelle zone alpine, è considerato una specie protetta, così come afferma anche la legge nazionale.

Infatti, una legge federale sulla caccia del 1986 decreta che tutti i grandi predatori sono protetti: orso, lupo e lince. Altra base legale è la convenzione di Berna (per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, del 1979). Un altro documento è la “strategia orso” per gli operatori del settore forestale che informa il modo di agire in presenza di un orso. Comunque la Confederazione non fa nessuna politica attiva di reintroduzione di questi animali.

Numerosi gli interventi dei presenti alla serata informativa

Il dibattito poi si acceso e la preoccupazione è evidente nei cittadini, ma soprattutto da parte dei contadini e degli allevatori, che già sono provati dalle difficoltà del territorio montano, e che vedono nel plantigrade un ulteriore ostacolo alla loro già dura attività.


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