Scuola professionale Poschiavo: lavoro di approfondimento in gruppo
Come di consuetudine, gli apprendisti artigiani nell’ultimo anno di formazione devono scrivere un lavoro di approfondimento. Per la prima volta questo è stato svolto in gruppo. Tema del gruppo era quello di creare un progetto di restauro per un gazebo.
Il LAG, come è stato denominato quest’anno il LIA, ha visto coinvolti gli apprendisti artigiani del quarto anno Mauro Lanfranchi (elettricista presso Ari Group Sagl), Gianni Crameri (polimeccanico presso Repower), Eros Crameri (polimeccanico presso Ferrovia retica), Leo Bracelli (falegname presso Branchi SA), Marco Solèr (falegname presso Falegnameria Bernardo Tuena), Simone Beti (falegname presso Falegnameria Moreno Kalt) con i muratori del terzo anno Paride Luminati (Manuele Zala) e Igor Gruber (Capelli SA).

L’idea del progetto è stata lanciata da Evaristo Zanolari e gli apprendisti si sono fatti trovare pronti. Dopo aver compreso in un’analisi storico-architettonica l’importanza dei gazebo, introdotti perlopiù da abbienti convalligiani ritornati nel Borgo dopo aver fatto fortuna come esercenti soprattutto in Spagna ed Inghilterra, il gruppo si è recato nella casa Matossi in Via di Puntunai. Il gazebo, o padiglione del té, era di solito una costruzione isolata vicino al frutteto che permetteva a chi lo utilizzava di passare le calde giornate estive all’ombra sorseggiando té e godendosi la meritata pensione.
Nel corso delle lezioni, è stata evidenziata l’importanza di un architetto che ha dato molti spunti per lo sviluppo del Borgo, Giovanni Sottovia.
Studio del gazebo
In un primo momento, i vari gruppi di artigiani hanno svolto uno studio preliminare sul gazebo, rilevando misure, materiali e dettagli in modo da sviluppare un piano di restauro per l’oggetto in questione, caduto in disuso e usurato dalle intemperie nel corso degli anni. Armati di nastri flessibili, matita e taccuino hanno rilevato le varie parti nei minimi dettagli.
In questo senso, seguendo le indicazioni di Evaristo Zanolari, quanto studiato e disegnato è stato affinato e si è concluso con l’inoltro di una notifica di intervento edilizio al Comune di Poschiavo. Il tutto è stato completato anche dall’inoltro di un preventivo dei lavori, che prevedeva un riassunto dei vari materiali e lavori da svolgere per portare a termine il tutto.
Nel corso della fase di studio, è stato trovato un affresco all’interno del gazebo. Per questo motivo, Ivano Rampa è stato invitato a scuola ed ha illustrato agli apprendisti le varie strategie per restaurare pure questa parte di gazebo.
Sviluppo di un modellino
Sulla scorta dei dati e delle misure raccolte, gli apprendisti hanno poi dovuto accordarsi su come affrontare i vari lavori, suddivisi per categoria professionale. Delle opere da muratore si sono occupati Paride e Igor, i falegnami Leo, Marco e Simone hanno progettato la parte in legno mentre i polimeccanici Eros e Gianni si sono adoperati come lattonieri per la costruzione del tetto. Da parte sua, Mauro si è occupato di sviluppare il documento cartaceo che includeva, a mano a mano, le varie tappe dei lavori.
Il modello, costruito in scala 1:3, ha dato da fare agli apprendisti ed è un bell’esempio di come un lavoro deve essere coordinato tra i vari gruppi.
Presentazione e ringraziamenti
Il lavoro è poi stato presentato seguendo una presentazione power-point seguita da alcune domande sulle varie fasi di lavoro. Questo tipo di lavoro è servito non solo per potersi coordinare all’interno dei piccoli gruppi, ma anche per studiare e capire da vicino alcune caratteristiche di una costruzione che, nella maggior parte dei casi, rimane inosservata. Ma che, nel suo piccolo, ha pure una sua importanza storico-architettonica e che evidenzia l’importanza di svolgere un lavoro che riguarda sì il territorio, ma anche la cultura del posto in cui si cresce. Anche se non ampiamente gradito da tutti gli apprendisti coinvolti, l’esperienza si è rivelata positiva ed arricchente, malgrado gli inconvenienti che sono capitati nelle varie fasi di sviluppo del progetto, che per motivi di tempo non è stato possibile portare a termine.
Gli apprendisti coinvolti intendono ringraziare tutti quelli che hanno fornito il loro prezioso aiuto per lo sviluppo del loro progetto di restauro, in particolar modo Evaristo Zanolari e Ivano Rampa per le utili informazioni fornite. Per la messa a disposizione di materiali e informazioni sullo svolgimento dei lavori sul modellino un sentito grazie va pure a Bernardo Tuena, Moreno Kalt, Branchi Materiali, Manuele Zala e Peter Marchesi.
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