Chi la dura, la vince – Nuovo libro a cura di Dino Beti

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La biografia “al Dino e la Bepina” finalmente in vetrina e in vendita!
Doveva essere pubblicata entro fine dell’anno scorso, poi in primavera. L’opera, non essendo compiuta, dovette purtroppo essere rimandata, con il grande rammarico dell’autore Dino Beti.

A loro volta, non pochi interessati dovettero armarsi di pazienza. Ma chi la dura, la vince. Ora, a inizio dell’estate e delle vacanze, “al Dino e la Bepina” (ISBN: 978-88-904354-2-3) è finalmente a disposizione di chi vorrebbe appropriarsi la storia di numerosi personaggi ed avvenimenti genuinamente poschiavini!

La biografia “al Dino e la Bepina” finalmente in vendita

 

Vita e operato (1856-1926) di Bernardo e Giuseppina Isepponi-Zanetti, albergatori, conduttori del vecchio “Hotel Fontana Rosa”, poi costruttori e proprietari del nuovo POST HÔTEL LA RÖSA nonché del MOTRICE al Borgo. Quattro decenni di attività, estate inverno in quel di La Rösa (1878m), aspetti sorprendenti della loro vita di famiglia, con i loro dieci bambini nati e battezzati lassù nel vecchio ostello, con la piccola scuola privata allestita nel nuovo albergo. Sguardo anche sugli antenati Isepponi fin dal 1710, su avvenimenti felici e mesti in casa Isepponi e nelle famiglie imparentate Mengotti, Zanetti e Dorizzi. A quelle famiglie si collega pure la storia dei “Legati sugli Oratori privati di San Giovanni Nepomuceno e San Vincenzo Ferrer”, del “Benefizio Dorizzi” e del “Beneficio del Canonico Isepponi”. Il quadro biografico si completa con le peripezie della “Casa sita al no.195 al ponte di San Giovanni”, sempre detta “Palazzo Mengotti“, intrecciate con quelle del “podere Pednal di fori” a Somoti.

Da sinistra: Dino Beti, autore del libro “al Dino e la Bepina” e Fausto Isepponi, attuale proprietario del Motrice.

 

Al di là della pura biografia, il libro abbozza la realtà economica e sociale in Val Poschiavo ai tempi di Dino e Bepina, nonché le condizioni di vita e lavoro lungo la correggiabile di montagna da Poschiavo a Pontresina. Infine, un po’ di storia della “Casa di Ricovero con Osteria sulla Cima del Bernina” (detto “Ospizio Bernina”), della “casupola al Alpe Grumo ad uso ristorazione dei ammiratori della delizia naturali di quei monti” (detto “Belvedere”), e dell’effimero “Albergo Milano” al Borgo.

 

 

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