Queste parole vi accompagnino nel vostro viaggio verso la maturità
Care giovani, cari giovani! C’ero anch’io ad assistere alla vostra rappresentazione teatrale di fine anno scolastico e, mentre vi scrivo, mi riferisco in modo particolare alla messa in scena di domenica, 16 giugno scorso, dove avete dato il meglio di voi stessi.
Davvero, siete stati sorprendentemente bravi, dai primi attori fino alle comparse, ma anche nel trovare le soluzioni sceniche e linguistico-narrative, nei dialoghi rafforzati dalle voci narranti, nel canto e negli accompagnamenti al pianoforte, al flauto traverso e alla chitarra, nei giochi di luci e ombre, nel guidare gli spettatori con delicatezza e senza pesantezze dall’Inferno dantesco, al Purgatorio, al Paradiso per ben due ore consecutive, senza stancare il pubblico adulto che gremiva le palestre della sede scolastica di Poschiavo, che voi avete onorato con la vostra rappresentazione.
Oggi vi scrivo per ringraziare pubblicamente voi, le maestre Catia e Sabina, il maestro Alberto, insieme anche agli/alle altre/i insegnanti, che hanno faticato con voi e vi hanno accompagnati nella bellissima e non facile avventura di mandare in scena nientemeno che La Divina Commedia di Dante Alighieri.
In un mondo immerso nel relativismo, dove volentieri si vuole tutto uguale, dove si tende ad omologare tutto e tutti, dove la cultura dominante schiaccia e mortifica la Persona, voi avete avuto il coraggio di mettere in scena l’opera più grande della letteratura italiana, senza censure di nessun tipo e pronunciando con coraggio parole universali come bellezza, bontà, verità, giustizia, gioia e felicità, amicizia, amore con la A maiuscola, responsabilità; bello e brutto, bene e male, buono e malvagio, vero e falso, giusto e ingiusto, amore e odio, impegno e disimpegno, responsabilità e irresponsabilità, vita e morte, unitamente a parole provenienti dalla tradizione cristiana, quali angeli e demoni, santi e dannati, fede ed eresia, peccato e perdono, Giuda e Cristo, Dio e Lucifero, Chiesa e Maria, Trinità ed eternità. Gli spettatori ve ne sono stati grati e lo si è capito dai loro volti sorridenti al termine della rappresentazione.
Assolto oramai l’obbligo scolastico, voi iniziate ora gli anni impegnativi della vostra formazione umana e professionale. Sulla scia della vostra esperienza teatrale, vi auguro di affrontare questo nuovo periodo della vostra vita, da una parte con i piedi ben piantati per terra, ossia nella realtà; dall’altra parte con gli occhi fissi all’Infinito, dove è la vera Bellezza, il Bene totale, la Bontà infinita, la Verità tutta intera, la Gioia più profonda, l’Amore che abbraccia tutto l’universo. Così da poter portare nel vostro quotidiano un po’ più di bellezza e un raggio di bontà, di verità, di giustizia, di gioia e d’amore, valori questi che albergano nel cuore di ogni uomo che viene in questo mondo e che ogni uomo, magari inconsciamente, desidera e attende di vedere realizzati.
Al termine del suo viaggio Dante fa dire a Beatrice:” Devi tornare sulla terra e raccontare tutto quello che hai visto.Raccontalo per iscritto, in modo che tutti gli uomini, anche fra cento e mille anni, possano conoscere la realtà dell’universo. Questo è il motivo del tuo viaggio. Dio vuole che l’umanità conosca, attraverso la tua scrittura e attraverso la tua fantasia, quello che hai visto.”
Alla domanda di Dante, che chiede a Beatrice se ciò sarà utile, se gli uomini cambieranno, se tutto il mondo diverrà più bello e più giusto, Beatrice risponde:” È molto quello che chiedi. Ma è bene che tu lo speri. Ti dirò la verità: le cose che scriverai sono una goccia, però una goccia che farà, sì, migliorare gli uomini. Del resto di quello che gli uomini faranno, è meglio non ti dica. Quello che conta è che, anche attraverso errori, gli uomini guardino sempre in alto. E tu, con la tua opera, insegnerai loro a farlo.”
Queste parole, insieme all’esperienza da voi vissuta, vi accompagnino nel vostro viaggio verso la maturità!
Con affetto e i migliori auguri di ogni Bene per il Vostro Futuro,
Maestra Valentina
Poschiavo, 21 giugno 2013