Abbigliamento osé degli scolari: un tema anche da noi

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Per ora nessuna regola, ma se ne parla
La questione di modi di vestirsi arditi da parte di scolari e scolare è tornata alla ribalta due settimane fa, quando una scuola in Svizzera interna ha deciso di mettere al bando alcuni tipi di abbigliamento (leggi l’articolo in tedesco). IL BERNINA ne ha discusso col direttore scolastico Arno Zanetti.

“Ne abbiamo parlato a più riprese”, ci dice Arno Zanetti della direzione delle scuole comunali in località Santa Maria a Poschiavo, le quali ospitano le classi superiori dell’intera Valposchiavo e quindi tutti gli scolari e tutte le scolare in età adolescenziale.

“Attualmente non ci sono regole particolari in merito”, aggiunge, anche se: “Stiamo rielaborando il nuovo regolamento scolastico sulla base delle indicazioni della nuova legge scolastica e la proposta è di aggiungere questo paragrafo: gli allievi devono vestire con sobrietà e decenza. Ma nulla è stato ancora deciso.”

Il tema di abbigliamenti osé nelle scuole riguarda dunque anche la Valposchiavo. Se al momento non sono ancora state definite misure concrete, delle prime proposte vengono tuttavia già avanzate, come ci svela ancora Zanetti“Alcuni colleghi mi hanno segnalato una soluzione adottata da alcune scuole. La sede mette a disposizione dei “camicioni” di varia taglia. Chi non si veste in modo opportuno, rimedia indossando l’indumento fornito dalla scuola fino al rientro a casa per il cambio d’abito.”