Omosessualità in Valposchiavo: del tutto non se ne tace

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Ma parlarne sembra mettere ancora a disagio
Chiude la discussione su Valposchiavo e Omosessualità. Se durante la prima settimana se ne è parlato e molto, nei giorni seguenti se ne è taciuto. Che il tema provochi ancora imbarazzi?

Un inizio col botto, quello della discussione su Valposchiavo e Omosessualità che IL BERNINA ha lanciato alcune settimane fa sullo spunto di un lavoro di ricerca di Roberto Weitnauer. Quasi trenta commenti e visualizzazioni dell’articolo alle stelle durante la prima settimana. E se le visite alla pagina dedicata al forum sono rimaste alte anche nei giorni seguenti, non sono invece più arrivati contributi da parte di lettori e lettrici.

La discussione, che ha avuto un’impennata quando si è iniziato a parlare dell’atteggiamento della chiesa cattolica nei confronti dell’omosessualità, di fatto – forse una pura coincidenza – si è bloccata quando l’obiettivo è stato di nuovo posto sulla Valposchiavo. Che conseguenze potrebbe avere per un ragazzo o una ragazza dichiararsi gay nella nostra Valle? Questa una delle domande rimaste sospese.

Questo silenzio che ha fatto seguito ai primi, intensi, giorni si può ricondurre ad un venir meno dell’interesse da parte dei lettori e delle lettrici al tema trattato. Il numero delle visite alla pagina che ha ospitato la discussione sembra però voler dire che l’interesse c’è, ma che parlarne (pubblicamente) ancora può mettere a disagio. Anche per questo motivo IL BERNINA ringrazia tutte le persone che hanno scelto di partecipare.

In fin dei conti si può dire che il tema è stato sollevato anche pubblicamente e che in Valposchiavo se ne parla o tace, ma solo fino a un certo punto.