Un ritorno da parte della clientela italiana
Durante le festività si è notata una maggiore presenza di turisti. In special modo, rispetto agli ultimi due anni, è aumentata la clientela italiana.
Un fenomeno che si potrebbe pensare in controtendenza vista la crisi economica del Belpaese. Fatto sta che i clienti provenienti dall’Italia si sono fermati in valle alcuni giorni in più rispetto al passato. Questo è probabilmente da ricondurre al fatto che quest’anno i giorni festivi cadevano ad hoc e combaciavano perfettamente con le esigenze del turista.

Bruno Raselli, titolare dell’Albergo Sport Raselli a Le Prese, ci comunica che i turisti arrivati prediligono brevi soggiorni (in genere solo alcune notti) e la Valposchiavo offre questa possibilità a differenza dei grandi centri invernali sia svizzeri sia italiani, come ad esempio Engadina o Livigno. Un’altra motivazione che attira il cliente italiano è un viaggio con il Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO. Poi, sempre secondo Raselli, c’è da considerare che gli italiani praticano relativamente poco lo sci, a differenza di altri che si cimentano negli sport invernali o anche con le racchette da neve; in compenso il turista italiano ama in particolar modo le passeggiate a piedi immerso nel paesaggio invernale.

Ci conferma questa tendenza anche Massimo Tuena, gestore dell’Hotel Suisse: “Oltre ai clienti abituali ci sono stati parecchi pernottamenti da parte di italiani e in modo particolare un afflusso ingente di toscani. La principale motivazione è il Trenino Rosso del Bernina e il suo marchio UNESCO. Questi turisti di nazionalità italiana sono arrivati in Valposchiavo per la prima volta e ne sono stati stupiti positivamente. Peccato che in un periodo di alta affluenza turistica non siano state organizzate attività in comune o eventi particolari.”