L’opinione di Cassiano Luminati
Apprendo a mezzo stampa che i Gran Consiglieri Della Vedova e Heiz sosterranno in pieno, senza confronto, la proposta del Governo sulla riorganizzazione territoriale.
Sono sorpreso di questa inversione di rotta, dato che nell’ambito della consultazione avvenuta lo scorso giugno, il Comune di Poschiavo aveva segnalato al Governo, assieme alla Regione Valposchiavo e al Comune di Brusio, che tale proposta era per noi disfunzionale e che sarebbe stata preferibile l’altra variante, che avrebbe lasciato alle Regioni maggiore autonomia nel trovare una struttura amministrativa adeguata.
Posizione questa condivisa anche da regioViamala, Regiun Surselva, Pro Prättigau, Mittelbünden, Mesolcina, Calanca, Pro Engiadina Bassa, da tutti i Comuni di queste regioni, dall’organizzazione mantello delle regioni grigionesi LeRegioniGR e dai partiti BDP, PDC e UDC.
Purtroppo, di questa preferenza il Governo del Canton Grigioni non ha tenuto in nessun modo conto ed ora presenta al Parlamento un messaggio che sostanzialmente prevede per la futura Regione Bernina la seguente organizzazione:
- sarà costituita da una Conferenza dei Sindaci allargata (2 Sindaci + 2 Consiglieri Comunali di Brusio + 2 Consiglieri Comunali di Poschiavo);
- diritto di voto lo avrebbero solo i Sindaci;
- forza voto in base al numero degli abitanti (quindi 2 voti Brusio e 3 voti Poschiavo dato che ogni comune fino a mille abitanti dispone di un voto e riceve un voto supplementare per ogni ulteriore insieme di mille abitanti o sua frazione), ma secondo la legge il comune più grande non può avere più voti di tutti gli altri comuni messi insieme; quindi, alla fine 2 voti Brusio e 2 voti Poschiavo.
In pratica, nel caso il Podestà di Poschiavo e il Sindaco di Brusio non trovassero un accordo ripetutamente su una questione di interesse regionale, il Cantone sarebbe chiamato a decidere d’ufficio e in modo definitivo.
Dal mio punto di vista questa proposta del Governo mina fortemente l’autonomia dei Comuni di Brusio e Poschiavo, che di fatto riceverebbero un “Tutore d’ufficio”: una contraddizione totale, se si pensa che la riforma stessa si prefigge l’obiettivo di rafforzare le autonomie comunali!
I Gran Consiglieri Della Vedova e Heiz oggi si dicono dunque a favore di una proposta contro cui a suo tempo avevano preso posizione. Motivano la loro scelta dicendo che la proposta del Governo è anzi nell’interesse di Poschiavo, perché permetterebbe di semplificare la gestione della Regione e di contenerne i costi. Mi sembra un’analisi superficiale e poco convincente.
A tutti piacerebbe semplificare, ma la semplificazione fine a se stessa non è un criterio utile se porta alla paralisi dell’attività. La proposta del Governo vanificherebbe lo spirito “regionale” che lentamente e faticosamente siamo riusciti a costruire negli ultimi anni e che ha permesso di trovare soluzioni ai problemi comuni al di là degli interessi di parte e di portare avanti progetti di sviluppo innovativi di cui l’intera Valposchiavo può dirsi fiera.
Se la proposta del Governo passasse, si tornerebbe indietro di dieci anni. Lo scenario peggiore sarebbe una vera e propria ‘dittatura della minoranza’, in cui le proposte di Poschiavo sarebbero bloccate da Brusio e non si riuscirebbe a far nulla senza l’intervento del Governo.
Le questioni più spinose non verrebbero più neppure trattate in sede regionale, e i Comuni dovrebbero gestirsi di conseguenza a livello individuale, e su scala ridotta, servizi e attività che sarebbero meglio gestite a livello regionale.
In sostanza, la Regione verrebbe semplificata sì, ma resa incapace di produrre benefici per i cittadini e le imprese della Valposchiavo. Per contro, la seconda variante proposta a suo tempo dal Governo, quella che aveva raccolto il consenso anche di Della Vedova e Heiz, avrebbe lasciato ampi spazi per la semplificazione dell’organizzaione della Regione, senza però comprometterne operatività ed efficacia d’azione.
Sarebbe anche bello pensare che la nuova Regione voluta dal Governo possa portare ad una diminuzione dei costi di gestione. Va però considerato che l’apparato organizzativo della Regione non verrebbe smantellato. Il Sindaco di Brusio e il Podestà di Poschiavo con i loro 4 Consiglieri Comunali, investiti d’ufficio di nuovi ruoli regionali, probabilmente si dovrebbero aumentare lo stipendio per far fronte ai nuovi compiti. Ma anche così, è difficile immaginare come un Sindaco ed un Podestà part-time, già oberati di lavoro, potrebbero riuscire a gestire da soli i compiti regionali. Occorrerebbe assumere una persona per la Direzione operativa (prevista dalla proposta del Governo); e per una posizione amministrativa di tale rilievo, i compensi annuali sono difficilmente inferiori ai 100-120,000 franchi annui.
Mi chiedo dunque come sia possibile pensare che la proposta del Governo sia nell’interesse della popolazione della Valposchiavo.
Non lo penso io, e non lo pensano neppure molte cittadine e cittadini. Non lo pensavano neppure i Gran Consiglieri del Circolo di Poschiavo l’anno scorso. Cosa può aver fatto cambiare loro idea? Genuino interesse nei confronti della popolazione? Timore di mettersi contro il Governo cantonale o i diktat dei loro partiti? Pure mosse elettorali?
Mi auspico che il dibattito che si sta generando in merito alla proposta del Governo possa fornire utili indicazioni ai nostri attuali rappresentanti in Gran Consiglio, affinché facciano veramente l’interesse della Valposchiavo tutta.