Dichiarazione di Poschiavo per una montagna e una campagna europee libere dai grandi predatori

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Il testo integrale della Dichiarazione pervenutoci dall’ATsenzaGP
A conclusione dell’Assemblea/convegno dell’ATsenzaGP a Le Prese del 29.03.2014 tutti i partecipanti hanno preso all’unanimità la seguente DICHIARAZIONE comune all’indirizzo sia delle Autorità, sia di Enti interessati alla problematica grandi predatori, ma anche sulla scorta di tutta la popolazione:

Riuniti a Poschiavo / Le Prese su invito e per iniziativa dell’Associazione per un Territorio Senza Grandi Predatori, ATsenzaGP, i sottoscritti pastori, alpigiani, esperti della società e dell’economia delle terre alte, abitanti e frequentatori delle Alpi e delle campagne europee preoccupati per il ritorno incontrollato sulle Alpi dei grandi predatori che allunga ombre sul futuro della montagna non solo come meta sportiva e turistica ma innanzitutto come luogo di vita e di lavoro per chi sulla montagna vive e lavora da sempre. Prendendo esempio dalla presa di posizione di AmaMont (Associazione Amici degli Alpeggi e della Montagna dell’Arco alpino europeo) con la sua lettera al Governo del Cantone dei Grigioni del 6 agosto 2012, e confortati nel vedere come ad analoghe conclusioni siano recentemente giunte le più grandi organizzazioni di promozione e di rappresentanza del mondo alpestre e rurale europeo, e in particolare:

  • il Gruppo Svizzero per le Regioni di Montagna, SAB, con il suo documento di base sul lupo dello scorso 21 febbraio,
  • La Confederazione nazionale dei Coltivatori Diretti, Coldiretti (Italia), con il suo comunicato dal titolo “Manifesto grandi carnivori, l’Ue dimentica l’agricoltura” dello scorso 27 febbraio
  • La Confédération paysanne, la Coordination Rurale, la Fédération Nationale Ovine, la FNSEA, les Jeunes Agriculteurs, Eleveurs et Montagnes et des associations françaises de protection du pastoralisme e altre associazioni che nel loro insieme rappresentano in Francia tutto il mondo della pastorizia e dell’allevamento, con il loro comunicato congiunto dello scorso 5 marzo

Dichiarano che:

diversamente da quando vennero siglati accordi internazionali e stabilite politiche di protezione con l’intento di evitare l’estinzione dei grandi carnivori europei, oggi a rischio di estinzione in Europa non sono più i lupi, gli orsi e le linci bensì i pastori e gli allevatori di montagna; il ritorno indiscriminato del lupo come pure dell’orso e di altri grandi predatori sulle montagne e nella campagne europee è incompatibile con la presenza dell’uomo, e quindi pregiudica il presente e il futuro delle popolazioni che vi abitano e vi lavorano, nonché la funzione turistica di tali territori da parte delle popolazioni urbane; l’imposizione per legge e con politiche pubbliche – a prescindere dalla volontà delle popolazioni direttamente coinvolte — della vicinanza tra grandi carnivori e abitanti delle terre alte oggi, e domani anche delle campagne di pianura, è un’iniziativa autoritaria presa dagli Stati e dall’Unione Europea sulla testa delle popolazioni interessate. Un’iniziativa presa sotto la pressione di sentimenti non a caso diffusi soltanto tra gli abitanti delle grandi aree urbanizzate che non possono perciò avere adeguata esperienza e che non hanno adeguata informazione sulla realtà della compresenza di uomini e grandi carnivori sul medesimo territorio. Un’iniziativa che, nella misura in cui avesse successo, equivarrebbe a un decreto di espulsione della gente delle Alpi e delle altre terre alte dalle sue sedi ancestrali.

chiedono pertanto fermamente che:

  1. si stabilisca il principio che i problemi derivanti ad ogni livello dalla prossimità tra fauna selvatica, vita umana e attività agro-pastorali vengano d’ora in avanti affrontati non come corollari all’interno di programmi di protezione della fauna selvatica stessa bensì ab origine in sede politica, e con l’inderogabile partecipazione di rappresentanze delle popolazioni e delle categorie direttamente interessate, dei pastori, degli allevatori nonché di esperti di loro fiducia.
  2. la Convenzione di Berna per la protezione grandi predatori, particolarmente del lupo e dell’orso venga rinegoziata, in particolare l’art. 22 della Convenzione affinché gli Stati firmatari possano modificare a loro volontà le relative riserve delle specie protette dalla Convenzione e con ciò adottare la normativa alla reale dinamica della specie;
  3. il Manifesto sui Grandi Carnivori della Commissione dell’Ue attualmente in consultazione venga ritirato e un suo nuovo testo venga redatto con l’attivo contributo di esperti indicati dalle organizzazioni dei contadini, degli allevatori e dei cacciatori;
  4. la congruità in genere della vigente legislazione e delle vigenti politiche pubbliche ambientali ad ogni livello venga verificata con l’attivo contributo di esperti indicati dalle organizzazioni dei contadini, degli allevatori e dei cacciatori;
  5. gli Stati si assumano l’intera responsabilità dell’introduzione dei grandi predatori sull’arco alpino, con tutti gli effetti collaterali derivanti, senza pretendere di appellarsi, come accade in Svizzera, a un principio del diritto romano oggi superato: quello secondo cui i grandi predatori viventi sarebbero “res nullius”•. Nella condizione moderna infatti, la fauna selvatica sussiste soltanto perché protetta e gestita dagli Stati, che quindi ne sono detentori responsabili a norma dei codici di diritto civile non meno di quanto analogamente sono responsabili per ciò che li concerne i detentori di animali domestici
  6. non si consideri come risolutiva la formula dell’indennizzo a mezzo di assicurazioni dei danni causati dalle predazioni dei carnivori poiché con tale formula in primo luogo restano scoperti i danni indiretti, spesso più gravi di quelli diretti; e in secondo luogo la responsabilità civile in materia dell’Unione Europea (nel caso dei Paesi che ne fanno parte), dello Stato e degli altri enti di governo del territorio eventualmente coinvolti diventano de facto inoppugnabili.

Poschiavo (Grigioni, Svizzera), 29 marzo 2014


Per ulteriori informazioni sul convegno e le versioni della dichiarazione in lingua italiana, tedesco, francese e in seguito in inglese, si voglia consultare il sito web www.atsenzagp.org


www.atsenzagp.org www.forumterrealte.wordpress.com www.amamont.eu www.montagnaviva.ch www.antiloupwolf.ch www.eleveursetmontagnes.org www.orsotrentino.blogspot.it www.alteterre.org www.ruralpini.it www.obergoms.ch