Festa patronale di San Vittore Mauro

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San Vittore MauroLa festa della Parrocchia, la nostra festa
La comunità parrocchiale cattolica di Poschiavo celebra il suo patrono, San Vittore Mauro, giovedì 8 maggio, con la Messa solenne alle ore 19.30, a cui canterà la corale e cui seguirà un momento conviviale in centro parrocchiale.


L’Anno liturgico ci propone diverse feste importanti, ma quella del Patrono ha una sua specificità che non va trascurata. San Vittore Mauro è stato persona come noi, con i suoi pregi e difetti, ha testimoniato l’amore per Cristo fino all’effusione del sangue. Il nostro Patrono ha ricevuto la stima e l’ammirazione di Dio e degli uomini, intercede per noi, ci è modello di vita cristiana. Si potrebbe continuare su queste annotazioni… ognuno può farlo personalmente.
Cosa ci dice la festa del nostro Santo Patrono Vittore Mauro? Per la nostra Parrocchia cosa significa? È sentita? La parrocchia, innanzitutto, è porzione di una Chiesa molto più grande, la Chiesa degli apostoli, dei martiri, dei santi, di Papa Francesco, del Vescovo di Coira e di tutti coloro che hanno contribuito a costruire la realtà cristiana che siamo noi. La parrocchia è comunità di persone battezzate che si impegnano giorno per giorno a vivere ed esprimere la propria adesione come membra vive di un popolo e figli del Padre che Cristo ha rivelato.
La parrocchia ha come unico riferimento la Parola di Dio e il Magistero della Chiesa e da queste due realtà si lascia nutrire, illuminare ed accompagnare per la propria vita. La parrocchia ha come centro della propria esistenza l’Eucarestia. Senza di essa non c’è comunità cristiana e tanto meno ci sono cristiani. Tutti i sacramenti e momenti celebrativi convergono verso l’Eucarestia.
La parrocchia desidera saper coniugare identità e dialogo, verità e misericordia, fermezza e apertura, fierezza e umiltà e soprattutto vorrebbe essere capace di saper distinguere, in questo mondo complesso, ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che va scelto da ciò che va evitato, ciò che è durevole da ciò che è provvisorio, ciò che è eterno da ciò che è solo novità fugace.
La parrocchia, con discrezione, si affianca al cammino arduo e difficile di chi non sta bene, di chi ha un carico grosso – quasi insopportabile – di sofferenza, di chi ha una vita piena di rabbia… verso Dio, la vita, le persone.
La parrocchia utilizza strutture, ambienti, mezzi… il più possibile dignitosi. Di tutto ciò dobbiamo sentircene fruitori, custodi, responsabili.
La parrocchia! La parrocchia siamo noi, la festa è nostra! Viviamola con lo spirito che San Vittore Mauro ci suggerisce e sarà momento di gioia per tutti.
Non manchiamo!