L’appuntamento si ripete, ma cambiano i contenuti
Sabato 3 maggio a Poschiavo si è tenuta per la seconda volta la Festa danzante. La manifestazione che intende avvicinare la gente alla danza, e che contemporaneamente si è tenuta anche nelle maggiori città elvetiche, ha avuto un buon numero di partecipanti.
“Ho ballato di tutto, lo sai, sui sentieri dei grammofoni, sai…
… ho ballato un po’ con tutti, lo sai… gente nuova e gente vecchia, lo sai…”
Pensi alla Festa danzante e ti vengono in mente i piedi e i cuori che si incontrano fra le linee del pentagramma di una canzone di Paolo Conte. Diversi tipi di ballo e la presenza di più fasce d’età hanno infatti contraddistinto la giornata di sabato 3 maggio.
La partecipazione alla manifestazione promossa a livello locale dalla Pgi Valposchiavo – che anche quest’anno ha aderito alla proposta di RESO (rete danza svizzera) – è stata buona. A riferircelo è l’operatrice culturale Arianna Nussio: “I partecipanti mi sono sembrati soddisfatti. Chi è venuto il pomeriggio, è tornato la sera.” Già, perché il programma – dopo una cerimonia di apertura sulla piazza comunale – ha visto lo svolgersi di otto laboratori di diversi tipi di danza durante il pomeriggio, mentre la sera si sono tenute svariate rappresentazioni.
A prendere parte all’offerta culturale sono stati in particolar modo adulti e giovanissimi, provenienti in gran parte dalla Valposchiavo, ma anche dalla Valtellina, dalla Bregaglia e dal resto della Svizzera. Ancora Arianna Nussio: “È importante sottolineare che la manifestazione è pensata soprattutto per chi ancora non ha tanta dimestichezza con il ballo.” Scopo della Festa danzante è infatti avvicinare la popolazione all’arte della danza. Chi lo desidera può farlo in maniera attiva, sperimentando diversi tipi di ballo, oppure in maniera più passiva, assistendo alle rappresentazioni.
La Pgi Valposchiavo ha dunque ripresentato l’appuntamento con il ballo, ma ne ha cambiato in parte i contenuti. Rispetto alla prima edizione, sabato scorso a Poschiavo si è andati di tango, si sono riscoperti i balli della tradizione svizzero-tedesca e si è potuto conoscere il teatro-danza, espressione che unisce il ballo a elementi come il mimo, il canto, la recitazione e altro ancora.
Se invece si volge lo sguardo verso il futuro, Arianna Nussio ci confida che già si pensa ad una nuova edizione della Festa danzante. Come a dire, non c’è il due senza il tre.
GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA a cura di Alice Isepponi
[AFG_gallery id=’137′]