La voglia di continuare a fare bene, a dispetto di inerzia e pensiero negativo

0
8

L’opinione del PDC Valposchiavo
Ci sono forze politiche che vogliono costruire, altre che vogliono mantenere, altre che vogliono usufruirne e altre ancora che vogliono bloccare con l’opposizione. Paradossalmente tutti vogliono il bene popolare.

Ma allora il bene popolare si raggiunge con il costruire, con il mantenere o con l’opporsi a ogni progresso?

Il PDC Valposchiavo non ama gli slogan roboanti, spesso fantasiosi e dai contenuti deboli, preferendo mantenere una linea pragmatica e basando le proprie considerazioni e azioni sulla concretezza. È una questione di stile, ma è soprattutto una modalità di affrontare la vita politica in cui tanti cittadini ancora credono e che produce risultati veri, fondata sulla voglia di fare e andare avanti migliorando, piuttosto che lasciarsi offuscare da inerzia e pensiero negativo. Nelle elezioni politiche, così anche per quelle che formeranno il nuovo Gran Consiglio, oltre al candidato giocano un ruolo molto importante anche i partiti, compresi quelli che non presentano propri candidati. Unito, il campo borghese, è in grado di portare avanti con efficacia ed equità numerosi dossier importanti, perché da sempre impegnato a governare, costruendo su basi solide.

Riteniamo invece meramente propagandistici e senza alcun fondamento i termini con cui il movimento Poschiavo Viva approccia l’operato del Consiglio Comunale e di Repower in materia di energia e progetti di pianificazione territoriale. Nei decenni scorsi Repower ha contribuito in modo determinante alla crescita economica della valle, attraverso proventi di concessioni, imposte e soprattutto posti di lavoro, senza dimenticare il sostegno offerto a tante società e associazioni presenti sul territorio valligiano. L’azienda elettrica ha sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti della nostra valle. Ora, come tutte le aziende del settore energetico in Europa, attraversa una fase di incertezza. Volerne imbrattare il nome e l’operato alle prime difficoltà, tirandola in ballo quando fa comodo per farla assurgere a causa di tutti i mali e dimenticando decenni di benessere derivanti dalla grande operosità e dalle grandi visioni di questa società, è pura ingratitudine, che non serve in alcun modo a migliorare l’andamento economico della nostra valle.

Ma Repower non è l’unico capro espiatorio di chi si limita a criticare senza avanzare proposte migliori. Anche il Centro Tecnologico del Legno (CTL) è da subito diventato il bersaglio preferito per contestare la politica perseguita dal PDC. Da parte nostra constatiamo semplicemente che sul tavolo c’è un progetto innovativo, giudicato valido dalla grande maggioranza della popolazione che ha stanziato il credito necessario a far partire i lavori. E ora, prima di volerlo affossare, vorremmo prima vederlo nascere.

Disturba constatare che a scadenze regolari – che guarda caso coincidono con il periodo pre-elettorale – i soliti saputelli si dilettano a giudicare l’operato altrui, siano essi autorità, persone singole o addirittura aziende, guardandosi bene dal proporre analisi oggettive sul proprio operato, imputando sempre eventuali mali o disavventure a terzi, ossia chi si è impegnato, chi si è esposto perché convinto delle proprie idee e soprattutto chi ha agito. Nel caso di Poschiavo Viva questa situazione è tanto più disdicevole in quanto si tratta di un movimento che con i suoi sette membri gode della maggioranza relativa in Giunta, ma che poi tende a delegare qualsiasi responsabilità a fantomatiche alleanze PDC-PLD. Senza contare il rifiuto a partecipare ai gruppi di lavoro per la pianificazione territoriale. Peccato che questo atteggiamento, oltre a non essere condivisibile, strida fortemente con le parole pronunciate in occasione del discorso del 1° d’agosto 2013 da Cassiano Luminati, il candidato sostenuto da Poschiavo Viva, di cui riportiamo due brevi citazioni: “Per fortuna, in questi casi e in mille altre occasioni a prevalere non è stato il piccolo, meschino pensiero del no, con risultati indubbiamente positivi per la Valle. […] Io credo in una Valposchiavo in cui prevalga il sì della voglia di fare, contro stasi, inerzia e pensiero negativo”.

PDC Valposchiavo