Sepp Tönz ha spiegato i progetti, i costi e i corsi
Mercoledì 7 maggio 2014, presso l’ex stabile Marmi e Serpentini SA, ossia la sede del Centro Tecnologico del Legno situata nei pressi della stazione ferroviaria di Poschiavo, sono stati esposti i nuovi sviluppi del CTL.
Due distinti progetti di ristrutturazione dell’edificio sono stati presentati da Sepp Tönz, della scuola ibW di Coira: uno realizzato da lui stesso e l’altro eseguito dallo studio di architettura Fanzun. Successivamente spetterà al Consiglio d’amministrazione del CTL decidere quale dei due progetti attuare, anche se da alcune indiscrezioni il modello dello studio Fanzun sembra essere il favorito. Entro il mese di giugno verrà effettuata la scelta definitiva e presumibilmente i lavori di ristrutturazione avverranno in agosto.

Punti in comune tra i due progetti
La facciata esterna della struttura verrà mantenuta, lavorando in modo conservativo, per permettere di custodire l’attuale aspetto industriale. L’edificio verrà isolato, sarà rifatto il tetto e verranno sostituite le finestre e le porte. I locali invece rimarranno come sono tuttora, cioè uno grande e quattro piccoli. I primi macchinari ad essere portati saranno delle macchine per il controllo numerico e altre macchine tradizionali come la circolare e la pialla.

Il progetto attuale ha un costo totale di 1,8 milioni di franchi ma si cercherà di ottimizzare le spese e ridurre i costi. Per questo motivo è stato deciso, innanzitutto, di spendere 1,2 milioni di franchi e poi procedere gradualmente con i lavori. Quindi, come afferma Sepp Tönz, alcune parti rimarranno “grezze” in modo tale da contenere le spese e capire meglio come proseguire.

Differenze tra i due progetti
Il progetto di Sepp Tönz prevede un parcheggio esterno, cinque locali (uno grande e quattro piccoli), un silo esterno per la segatura e aule per l’insegnamento. La parte ovest dell’edificio sarà suddivisa in due piani.

Nel progetto dello studio di architettura Fanzun si vogliono lasciare inalterati i montacarichi in metallo per mantenere un aspetto industriale e anche l’estetica esterna della struttura in sasso. Ci saranno delle terrazze in legno con parcheggi antistanti e inoltre due costruzioni in legno esterne per la segatura. Le aule saranno alla scuola professionale. I locali saranno sempre cinque: uno grande e quattro piccoli.

Questione logo
Sepp Tönz afferma che il logo non verrà modificato mantenendo il colore giallo con scritta nera perché, dopo la votazione contro l’immigrazione di massa, non si vorrebbe creare un effetto di sudditanza psicologica nei confronti degli stranieri cambiando l’immagine nei colori rossocrociati.

Della Vedova specifica tre punti fondamentali
- La volontà di considerare le aziende della Valle per ristrutturare l’edificio.
- Il CTL è e nasce come scuola, quindi i falegnami o le ditte in loco non devono temere la concorrenza. Gli studenti avranno macchine avanzate ma non potranno produrre. Questo è da contratto. Il CTL potrà però aiutare le aziende a sviluppare un nuovo prodotto, un prototipo che un’impresa può commissionare, ovviamente a pagamento.
- Si è scelto un approccio prudente perché le risorse finanziarie vanno ben gestite. Il progetto ha un margine di rischio e quindi i soldi vanno spesi con parsimonia. È di 650 mila franchi il credito approvato dalla popolazione nella votazione del 9 giugno 2013; l’ente pubblico è tenuto a pagare solo se il CTL avrà un determinato numero di studenti.
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