Guarda le foto dell’applicazione del radiocollare a M25
“M25 non può essere etichettato già come orso problematico”, questa la dichiarazione di Andreas Agreiter e di Claudio Groff, concessa a IL BERNINA. In quanto all’incontro dell’orso con due turisti ungheresi a Vnà (Engadina Bassa) Georg Brosi non intende sbilanciarsi e vuole approfondire la questione.
Stando alle notizie di alcuni media M25 sarebbe già stato classificato con la definizione di “orso problematico” dalle autorità italiane. IL BERNINA ha voluto vederci un po’ più chiaro e ha contattato degli esperti attivi sul territorio di provenienza dell’esemplare in questione, oltre al capo dell’Ufficio per la caccia e per la pesca dei Grigioni Georg Brosi.

M25 è un orso maschio di due anni e mezzo ed è figlio di KJ2 (stessa madre di M13) e M6 (padre) ed è proveniente dal Trentino Alto Adige, come ci comunica Claudio Groff, referente per il Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento. Inoltre, ha continuato a spiegare Groff, in data 12 febbraio 2014 è stato munito dal corpo forestale di Bolzano di radiocollare per avere una mappa dei suoi spostamenti. Ha effettuato alcune predazioni in prossimità di masi, ma senza mai avvicinarsi ai centri abitati. Un comportamento assolutamente normale per un orso, sempre stando all’esperto trentino.

Anche Andreas Agreiter, membro del corpo forestale di Bolzano, asserisce che M25 ha effettuato alcune predazioni di bestiame e arnie. E specifica che a inizio gennaio nei pressi di Termeno ha ucciso due pecore (gregge sprovvisto di recinzione elettrificata anti-orso) a un’ottantina di metri da un maso di montagna e in aprile ulteriori 4 pecore a Nalles. Inoltre a metà aprile di quest’anno a Castelbello in Val Venosta ha distrutto due arnie. Agreiter afferma: “Questo modo di comportarsi però non significa che sia un orso problematico, in quanto fa parte della sua natura di animale onnivoro”.

Inoltre Agreiter, che ha seguito da vicino gli avvicendamenti di M25, specifica che il plantigrade in questione è stato munito di radiocollare quando si trovava a Termeno per riuscire a monitorare il soggetto a fini scientifici e allo scopo di garantire un migliore e più efficace intervento dissuasivo nel momento in cui si avvicinasse a masi e non perché sia stato definito problematico. Il responsabile forestale continua: “È un orso che si trova in più occasioni in vicinanza di masi abitati, però non si avvicina ai centri abitati e alle persone. Si muove la notte o la mattina presto ed è per questo motivo che alcuni automobilisti lo hanno visto attraversare la strada alle prime luci del giorno”.
Brosi non si sbilancia
IL BERNINA ha contattato telefonicamente oggi, mercoledì 14 maggio 2014, anche Georg Brosi, capo dell’Ufficio per la caccia e per la pesca dei Grigioni, per avere alcune precisazioni riguardo gli spostamenti di M25 nell’areale geografico grigionese.
Il percorso che M25 ha svolto per entrare in Svizzera è stato il seguente: Valdidentro – Livigno – Punt dal Gall – Zernez. Attualmente si trova in Engadina Bassa. Questo è quanto ci ha spiegato Brosi. Riguardo la notizia delle ultime ore, ossia che M25 ha fatto un’incursione in un appartamento di Vnà (Engadina Bassa) dove c’erano due turisti ungheresi, Brosi afferma di non essere ancora informato sulla questione. E alla domanda se M25 è un orso problematico risponde che non sa definire ancora M25 come orso problematico in quanto la situazione è ancora prematura.