“Servizi e soldi contro rinuncia di un bene della natura”

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Lettera aperta al Consiglio Comunale di Brusio di Roberto Nussio
Riceviamo e pubblichiamo il testo di Roberto Nussio. L’autore si assume la responsabilità dei contenuti. Persone coinvolte godono del diritto di replica. La Redazione.

Stimato Presidente, Stimata Consigliera, Stimati Consiglieri,

Per la prima volta in vita mia sono andato all’AG del Consorzio dell’acqua potabile di Brusio Borgo.  L’intenzione era quella di segnalare attenzione all’enorme lavoro che questo consorzio continua a mettere in opera con diligenza, applicazione, senso del pratico e del risparmio. Questo mio preambolo è un atto dovuto verso il presidente del Consorzio Giancarlo Plozza e a tutti i membri del direttivo. Sono pure rimasto incuriosito dall’ordine del giorno in riguardo a un accordo con Repower. Appena terminato la parte informativa e quella formale dell’odg., ci si è chinati sul tema. Non mi aspettavo fosse tale.

Il consorzio dell’acqua potabile intende rinunciare a captare una parte dell’acqua (di una delle due sorgenti) di cui dispone. Questo per favorire Repower nella costruzione di un trasformatore che immetterà l’energia prodotta dalla centrale del Progetto Lago Bianco, sul territorio del nostro comune. Questa struttura, infatti, per motivi di sicurezza ambientale e della rispettiva legge, non sarebbe compatibile con l’ubicazione, troppo vicina, della fonte citata. Quale contropartita Repower s’impegnerebbe a garantire al nostro Consorzio l’acqua potabile (in momenti di bisogno e/o di penuria) e possibili servizi che, non conoscendone i dettagli, non sono in grado di valutare.

 

Il Presidente Plozza e l’attuaria Signora Piera Cazzaniga hanno dato ampio spazio nel rispondere alle varie domande poste dai presenti. Interrogazioni fatte più in modo casuale che sistematico (me stesso per primo), causa la mancanza di conoscenza dell’accordo in questione. Un testo passato al vaglio, giustamente, dal servizio legale Repower. E lo stesso vale anche per noi? Non ne sono a conoscenza. Personalmente ho pure argomentato che Repower ha sospeso il progetto “Lago Bianco” per almeno cinque anni. Motivo per cui, anche da parte nostra, esiste il tempo necessario per approfondire il tema.

Siamo dunque passati ai voti: tutti, meno uno, hanno accettato l’accordo. La decisione è stata presa da una dozzina e mezzo di cittadini. Purtroppo, per capire, devo poter leggere, riflettere e confrontarmi con gli altri. Le considerazioni che seguono non sono sul testo dell’accordo (sconosciuto nei particolari), ma generali.

L’acqua delle Ruinelli, pur non fornendo che una parte del fabbisogno (ca 25-30%?) non è proprietà del Consorzio. È patrimonio del Comune di Brusio, cioè di tutta la popolazione. Il Consorzio gestisce, amministra e deve riferire al Consiglio Comunale. Giusto che questi, ora, se ne occupi. L’acqua in generale è la nostra fonte di ricchezza: lo sappiamo per i proventi che genera sia direttamente, sia indirettamente. Quella potabile inoltre sarà in futuro fonte di ricchezza. Chi segue l’andamento del consumo smisurato a livello mondiale dell’acqua potabile, non potrà che darmi ragione. Ritengo saggio, anche da questo punto di vista, lasciare alle prossime generazioni questa ricchezza. C’è di più. L’acqua potabile, quella in bottiglia (con tutto l’impatto ambientale che causa) è un “articolo” una “commodity” interscambiabile. Con grande piacere delle multinazionali. Noi, invece, l’abbiamo “ereditata” davanti a casa. Un’ottima acqua che, per quanto ne sono a conoscenza, non è mai stata contestata. Chi ne beve, lo può confermare.

 

Se noi la vogliamo chiudere, favorire Repower, per avere dei contro affari, (compartecipazioni alle spese) e fornitura d’acqua in momenti specifici, implica un approvvigionamento da parte di altri consorzi o organizzazioni. Sempre che loro, di acqua, ne abbiano a sufficienza. Oppure? Appunto!

Non conosco i dettagli dell’accordo.

Mi è stato chiesto se non ho fiducia di Repower. In questo preciso momento ho fiducia: perché conosco le persone che la guidano e cerco di seguire in modo interessato il loro business. È però una SA. Le azioni possono passare di mano e, al posto di avere una SA legata al territorio come la Repower odierna, ci potremmo trovare a dover discutere con una SA di non so dove. E noi, magari, senz’acqua. Auguri!

Per finire:

  • V’invito gentilmente a voler riflettere e valutare nei dettagli e nelle ripercussioni future i vari aspetti dell’accordo.
  • A non lasciarvi mettere sotto pressione dal tempo. Dopotutto stiamo aspettando anche noi cosa decide Repower per il progetto “Lago Bianco”.
  • Di coinvolgere la popolazione affinché alla fine, si possa soppesare da vari punti di vista (servizi e soldi contro rinuncia/perdita di un bene della natura) tutta la faccenda.
  • Questo non è un problema del Consorzio. È un problema di Brusio che potrebbe pesare anche sulle generazioni future.

Vi ringrazio per la serietà che concederete a questa vicenda.
Buon lavoro

 

Cordialità dal viadott
Roberto Nussio

Brusio, 23 maggio 2014