Svolta energetica – L’opinione del WWF
Oggi più del 50% della corrente che passa dalle prese svizzere è elettricità sporca prodotta nelle centrali a carbone, nelle centrali atomiche e a gas, e questa percentuale rischia di aumentare ancora.
Pro Solar e WWF Svizzera lanciano perciò una petizione per un’imposta sull’elettricità sporca. Questa imposta può calmierare le distorsioni del mercato e aiutare l’ambiente senza gravare inutilmente sulle economie domestiche e sull’economia – questo è ciò che dimostra un nuovo studio.

Oggi la collettività paga due volte: per la promozione delle energie rinnovabili e – nettamente di più – per i costi non coperti della produzione di elettricità con gas, uranio e carbone. La conseguenza: un mercato dell’energia elettrica ammalato, con un impatto ambientale troppo elevato e costosissime distorsioni del mercato. Pro Solar, un’iniziativa di Swissolar, e WWF Svizzera chiedono perciò un’imposta sull’elettricità sporca (DSA) prodotta facendo ricorso a uranio, carbone e gas e lanciano inoltre una petizione al Consiglio federale e al Parlamento. L’imposta deve basarsi sui cosiddetti “costi esterni” della produzione di elettricità atomica e fossile pagati dalla collettività.

I due promotori della petizione hanno incaricato la società di consulenza Infras di verificare l’efficacia di una tale imposta. Risultato: la DSA è fattibile e può attenuare fortemente le problematiche distorsioni del mercato. Aiuterebbe l’economia ma anche l’ambiente, poiché le energie rinnovabili disporrebbero di un’equa possibilità. Lo studio calcola che la DSA possa essere, a medio termine, di 10 centesimi per chilowattora di corrente prodotta da carbone, gas o energia atomica. Annualmente si tratterebbe di 1,1 – 1,8 miliardi di franchi, con cui si potrebbero ridurre altre tasse o imposte (per esempio per la promozione delle energie rinnovabili). Chi già oggi acquista energia rinnovabile ne trarrebbe un beneficio. Un’economia domestica media che non usa energia rinnovabile dovrebbe pagare in più al mese circa 25 franchi, assunti oggi dalla collettività.

„L’elettricità sporca è oggi più a buon mercato perché sono altri a pagarne i costi“, dice Thomas Vellacott, CEO di WWF Svizzera. „Con un’imposta sull’elettricità sporca introduciamo nell’ambito del mercato dell’elettricità il principio di causalità.“ In questo modo le energie rinnovabili indigene riguadagnano la loro meritata posizione e l’ambiente ne beneficia, perché in Svizzera verrà consumata meno elettricità sporca. „Le svizzere e gli svizzeri vogliono un’elettricità pulita“, dice Roger Nordmann, Consigliere nazionale e Presidente di Swissolar. „Non vogliono sostituire semplicemente l’energia nucleare svizzera con elettricità sporca estera.“ Per WWF e Swissolar una DSA è perciò un elemento importante della svolta energetica e una misura d’accompagnamento obbligatoria di una completa apertura del mercato dell’elettricità.
- La petizione si trova qui: www.energia-sporca.ch