Petizione WWF per M25: “solo una firma valida”

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Secondo l’ATsenzaGP il WWF è stato scorretto
L’Associazione per un Territorio senza Grandi Predatori chiede al WWF di scusarsi con la popolazione grigionese per aver abusato in modo scorretto di uno dei diritti politici fondamentali: delle 22’509 firme a favore dell’orso M25 solo una è valida.

Il 10 giugno 2014 con grande risonanza mediatica il WWF consegna una petizione con 22’509 “firme” a favore dell’orso con il radiocollare M25 al Governo del Cantone dei Grigioni. Secondo la nostra Associazione “le firme” sono state raccolte in modo scorretto e con lettera del 15 giugno 2014 chiediamo al Governo di prendere posizione sulla validità delle firme.

Il 23 giugno 2014 il Presidente del Governo del Cantone dei Grigioni scrive che non sono state consegnate né le firme, né il testo della petizione, ma solo un foglio con scritto 22’509 firme a favore di M25 e un bidone della spazzatura a prova di orso. Quindi il Governo non si può esprimere sulla sua validità. Per correre ai ripari il signor Fredi Lüthin, addetto stampa del WWF, fa sapere tramite i media che le firme sono state inoltrate il giorno dopo la dichiarazione del Governo, cioè il 24 giugno. Da una associazione di professionisti come il WWF ci si aspetterebbe più serietà.

Il 17 luglio 2014 la nostra Associazione scrive una lettera aperta al WWF per sapere quante persone dei villaggi attraversati da M25 hanno firmato la petizione a favore di M25 e quante firme invece provengono dalle città, non toccate dal problema. Il WWF, non potendo rispondere alla nostra lecita domanda su una petizione che riguarda strettamente gli abitanti dei Grigioni, invece di mostrare umiltà e ammettere che quella petizione è solo un sondaggio promozionale via internet, risponde arrogantemente tramite stampa il 26 luglio 2014, affermando che l’orso non si aggira più tra i nostri villaggi. Il WWF è disposto a darci una lezione di civica su come si fanno le petizioni. Inoltre vuole anche spiegarci la differenza tra ritorno spontaneo naturale dell’orso e reintroduzione dello stesso e infine ironicamente ci invita a lavorare assieme per agevolare il ritorno dell’orso.



Il 28 luglio 2014 tramite telefono il Presidente del Governo ci conferma che la petizione è stata consegnata con il testo, una firma autografa e un elenco di indirizzi internet non verificabili. Il 30 luglio 2014, nonostante le dichiarazioni del WWF che l’orso non si aggira tra i nostri insediamenti, M25 torna a seminare scompiglio nella Valposchiavo. Le autorità preoccupate avvertono la popolazione e pregano di segnalare immediatamente eventuali avvistamenti.

M25 ritorna dalla Valtellina dove ha sbranato diverse pecore, mucche e asini. In un sondaggio del giornale online www.intornotirano.it il 79% si esprime contro i grandi predatori.

Per il WWF gli orsi con il radiocollare (JJ3, M13 e M25) sono naturali e vivono in un ambiente naturale. Secondo noi invece questi orsi sono stati introdotti artificialmente con il progetto “Life ursus”. La fase operativa del progetto ha preso avvio nel 1999, con la liberazione dei primi due esemplari: Masun e Kirka nel parco dell’Adamello-Brenta, catturati nelle riserve di caccia della Slovenia meridionale. Tra il 2000 e il 2002 sono stati liberati altri 8 individui, per un totale di 10 complessivi. La documentazione del progetto “Life ursus” con foto e video degli orsi reintrodotti non lascia dubbi. Il progetto assurdo è costato diversi milioni di euro.

Il fatto che questi orsi, che secondo gli esperti sono per il 95 % vegetariani, non si insediano ad esempio nel parco nazionale di Zernez di oltre 170 km quadrati, dove non c’è nessuna attività umana, dimostra che questi orsi non sono naturali, ma sono abituati a cercare greggi di pecore, asini e bovini dove gli esseri umani vivono. La loro dieta è perciò diventata al 95% a base di carne.

Siccome non è naturale trovare così tanta abbondanza di carne fresca, questi orsi provocano delle stragi, cibandosi poi solo di una piccolissima parte degli animali che hanno ferocemente dilaniato, molti dei quali muoiono miseramente. Nessuna delle soluzioni proposte dal WWF, recinti elettrici e cani da protezione, funziona. M25 lo ha dimostrato il 2 agosto, entrando in un recinto elettrico triplicamente blindato e sbranando due asini.

Noi chiediamo al WWF di prendere atto che la convivenza con l’orso nel nostro territorio abitato è impossibile. L’esperimento con JJ3, M13 e M25 ha causato costi finanziari enormi, molte ansie e paure e ha indotto molti allevatori e pastori a considerare di abbandonare la loro attività, con gravi conseguenze per la cura del nostro territorio.

Inoltre chiediamo al WWF di scusarsi con la popolazione grigionese per aver abusato in modo scorretto di uno dei diritti politici fondamentali: delle 22’509 firme a favore dell’orso M25 solo una è valida.

Associazione per un Territorio senza Grandi Predatori
Poschiavo, 04.08.2014