Annata scarsa per le castagne: solo un quarto della produzione rispetto a un anno normale

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E solo il 5% del potenziale produttivo viene sfruttato
Domenica 19 ottobre 2014 si è svolta a Brusio la tradizionale Sagra della Castagna, organizzata in primis dalla Pro Grigione Italiano Valposchiavo, in collaborazione con l’Ente Turistico Valposchiavo, i castanicoltori di Brusio, gli osti di Brusio e il Gruppo di gioco Pinguin.

All’evento più atteso dell’autunno hanno partecipato quasi mille persone tra valligiani e turisti che hanno approfittato della bella e calda giornata di sole. Come da consuetudine erano presenti le bancarelle, le castagne preparate dai marunat de Brüs, il servizio cucina con specialità autunnali legate alla castagna e la musica. Quest’anno, infatti, ha suonato sul palco dei Casai di Campascio il Circo Abusivo Trio con le sue contaminazioni tra musica balcanica e rock. Un concerto divertente che è stato molto apprezzato. Nel pomeriggio, per due volte, è stato proiettato al poligono della Società Tiratori di Campocologno il film San Romerio/San Remigio: ritratto di un’alpe del regista Rolf Haller. Il documentario sulla località valposchiavina è stato gradito dalla sessantina di spettatori accorsi.

All’evento più atteso dell’autunno hanno partecipato quasi mille persone tra valligiani e turisti

 

La mattinata è valsa anche per una passeggiata in mezzo ai castagneti del Brusiese. In una splendida giornata, all’insegna del buon umore, non giungono però belle notizie sul fronte della castanicoltura in valle. Nicolò Paganini, che si occupa del Centro conferimento delle castagne, ci comunica: “Quest’anno la produzione è andata male; infatti abbiamo avuto circa un quarto della produzione di un anno normale. È il primo anno che l’insetto cinipide ha fatto danni così ingenti. Ci sarebbe un insetto utile antagonista al cinipide del castagno ma in Svizzera non ne è permessa l’introduzione in quanto si tratta di un insetto alloctono e non si possono quindi prevedere gli effetti che avrebbe sull’ambiente”.

Quest’anno l’insetto cinipide ha fatto danni ingenti

 

Il cinipide crea quindi gravi problemi, ma non ci si scoraggia. Nelle menti dei castanicoltori brusiesi si vuole incentivare la coltivazione della castagna e garantire uno sviluppo anche economico in questo ambito: “Nel comune di Brusio c’è un grande potenziale di piante di castagno, ma solo il 5% della frutta prodotta viene raccolta” – spiega Paganini. “Sono state stimate circa 5000 piante (delle quali 2000 risanate), ma solo una piccola parte viene sfruttata. La soluzione vincente sarebbe quella di valorizzare sempre di più la castagna della Valposchiavo che è una castagna di montagna con un aroma particolare”.

Un gruppo di interessati che è stato accompagnato nelle selve castanili da Nicolò Paganini

 

Ma come? Risponde Paganini: “Interessante, per esempio, sarebbe lo sviluppo della trasformazione delle castagne in farina di castagne o collegandole alla produzione dello yogurt della Valposchiavo. Sarebbe un bel traguardo da raggiungere per mantenere viva un’antica tradizione.

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