PoschiavoViva
PoschiavoViva nel 2012 ha sottoposto una mozione in Giunta, all’indirizzo del Consiglio comunale, con chiare indicazioni per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2014.
Le condizioni della mozione chiedevano una riduzione delle spese di gestione e in seguito, se necessario, un incremento delle entrate attraverso l’aumento delle imposte e delle tasse. La mozione è stata ritenuta rilevante da parte del Parlamento e dal Consiglio comunale, il dibattito in Giunta ha proposto in modo concreto di raggiungere il pareggio di bilancio per il 2016. Il Consiglio comunale ha portato a termine questo incarico e lo ha presentato nel 2013 sotto forma di rapporto alla Giunta comunale. Le misure adottate hanno prodotto dei tagli in tutti i settori e avanzato delle proposte per aumentare le entrate del comune attraverso imposte e tasse. Gli stessi membri della Giunta che nel 2013 hanno approvato le proposte del Consiglio comunale per raggiungere l’obiettivo fissato per il 2016, lo hanno sconfessato nella seduta di novembre con degli argomenti inconsistenti e scaricando le responsabilità ai nuovi eletti.
Come si è arrivati alle cifre rosse?
La costituzione cantonale e comunale definisce chiaramente i compiti che l’ente pubblico è obbligato ad assumersi, in modo analogo stabilisce che questi compiti devono essere finanziati dai cittadini attraverso l’incasso d’imposte e tasse.
Per illustrare meglio la situazione passiamo in rassegna gli elementi fondamentali che hanno portato il Comune di Poschiavo negli ultimi anni a scrivere nel bilancio cifre rosse e che negli ultimi articoli apparsi sulla stampa non sono stati accennati.
- Il comune di Poschiavo dopo l’ubriacatura degli anni d’oro, con il versamento delle imposte retroattive alla tassazione provvisoria di Repower e sotto la spinta economica della realizzazione del progetto Lagobianco, torna a confrontarsi con la realtà delle cifre.
- Le tasse e le imposte comunali dal 2005 sono diminuite, pensiamo al tasso fiscale che dal 115% è sceso all’80%, l’abolizione dell’imposta sulle successioni per gli eredi diretti, ecc…
- Il comune nell’ultimo decennio si è assunto diversi incarichi che in precedenza erano gestiti dai consorzi e dagli enti frazionali, come l’acquedotto, l’illuminazione pubblica, la pulizia e sgombero delle strade, ecc…
- Contemporaneamente le entrate provenienti dalle persone giuridiche sono state ridotte nel 2007 dal 15,75% al 7% e in seguito dal 2010 al 5.5%, questo ha portato un grosso manco nelle casse comunali di molti comuni, fra cui Poschiavo.
- La politica cantonale e del Governo negli ultimi dieci anni ha caricato di costi i comuni con l’intento di metterli alle strette finanziariamente, con l’obiettivo di favorire le fusioni comunali (aumento dei costi della sanità, dell’educazione, dei contributi a opere pubbliche, procedure e leggi più severe in tutti i settori, ecc…).
- Aggiungiamo a questi elementi la situazione economica attuale, con le entrate da parte delle persone giuridiche ridotte all’osso, e otteniamo un quadro abbastanza completo.
PoschiavoViva condivide in parte gli obiettivi cantonali, perché da un lato gli investimenti sul territorio devono essere adeguati, razionali, efficienti, ma dall’altro devono anche permettere, alle regioni discoste da Coira, l’accesso ai servizi e alle strutture che il cittadino necessita.
Quali sono gli interessi da difendere?
Risulta evidente che in campagna elettorale, alzare la voce e ripetere fino all’esasperazione il mantra del taglio dei costi è pagante, ma poi la realtà e il buonsenso insegnano che la responsabilità verso i cittadini è qualcosa di più che uno slogan. Gli aumenti, in particolare nella sanità, hanno vanificato i tagli alla spesa comunale e non bisogna illudere i cittadini che ci siano ancora chissà quali grandi margini di taglio. Purtroppo, se prevale solo un interesse economico di parte a definire le esigenze della popolazione, non può essere indirizzato unicamente a discapito della collettività. Il comune ha degli obblighi costituzionali nei confronti della popolazione e non può essere che i cittadini che usano i servizi di base debbano sottostare al volere delle cerchie economiche valligiane. Da quanto si può leggere sopra, l’economia ha avuto delle agevolazioni fiscali non indifferenti in questi anni, e se poi aggiungiamo che, direttamente e indirettamente, pescano a piene mani dalla formazione dei nostri giovani, dalle infrastrutture efficienti, dalla stabilità del nostro paese possiamo affermare che è corretto che contribuiscano finanziariamente alla gestione del cantone, rispettivamente del comune.
Il comune è un’azienda?
Il risultato attuale è però anche il frutto di una politica del consiglio comunale approssimativa nelle procedure, con obiettivi ambigui e a rimorchio della Repower e del progetto Lagobianco, senza valutare altri scenari di sviluppo forse più modesti, ma concreti e realizzabili.
Nessuna forza politica ha avanzato altre proposte fondate per aumentare le entrate, la bacchetta magica non esaudisce i desideri né delle nuove formazioni politiche, né di quelle in campo da tempo, e non è realistico pensare che il pareggio di bilancio si ottenga solo con i tagli alla spesa. Definire delle priorità, mettere in campo una pianificazione attuabile e razionale, fissare degli obiettivi mirati e concordati all’inizio della legislatura possono aiutarci a uscire dalla secca finanziaria.
Rimane comunque inspiegabile l’atteggiamento dei membri di Giunta PLD e il condizionamento reazionario del PPD durante la seduta di novembre, che ha sconfessato i membri del Consiglio comunale delle loro stesse frazioni.
Il tasso fiscale al 100% non è un regalo per nessuno, ma è necessario ed economicamente sopportabile per il cittadino e permetteva di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2016. Inoltre le entrate servono per la difesa dei posti di lavoro in valle, per coprire i costi dei servizi comunali e di una sanità efficiente a favore della popolazione, per permettere ai nostri figli una formazione adeguata, che consenta loro di conseguire un apprendistato o studiare per poi confrontarsi con i coetanei svizzeri tedeschi, per eseguire la manutenzione regolare delle infrastrutture e del territorio, per permettere degli investimenti e infine per amministrare il comune.
Ballottaggio di un membro supplente della Giunta comunale a Le Prese
Domenica 21 dicembre avrà luogo il ballottaggio per la nomina dei membri supplenti nella frazione di Le Prese. PoschiavoViva presenta il candidato Elmo Zanetti.