Le due facce dello stesso valico
Come mai la strada del Bernina è completamente libera da neve e ghiaccio fino a Lagalb e in seguito è innevata? Ce lo siamo chiesti più volte valicando il passo. Una domanda che IL BERNINA ha rivolto ai responsabili della manutenzione invernale del valico.
E’ la mattina di venerdì 16 gennaio 2015, il viaggio da Coira a Poschiavo è accompagnato da un lieve nevischio e un po’ di vento. Da Pontresina, la strada del Passo del Bernina è nera, pulita, senza traccia di neve. Non c’è anima viva ed è un piacere viaggiare.
All’altezza degli impianti sciistici di Lagalb, inizia un altro mondo. Il fondo nero e pulito diventa bianco, coperto da uno strato scivoloso, fatto di neve pressata. Subito si riduce la velocità e si presta attenzione al nevischio portato dal vento e agli inevitabili accumuli di neve sulla carreggiata. Si viaggia prudenti fino all’altezza di Sfazù, dove di nuovo la strada appare via via senza neve e ci si rilassa.

Come mai la strada cantonale del Bernina presenta due facce: da una parte è pulita e sgombra da neve, dall’altra è innevata? Così ci risponde la ditta Lanfranchi, responsabile della manutenzione invernale del Passo del Bernina.
«È il sale che permette di mantenere il fondo della strada pulito. Un tempo si usava sale misto a cloro, più efficace per la neve, ma molto inquinante. Oggigiorno si usa un sale che ha le stesse componenti del sale da cucina, senza cloro. È meno efficace, ma non inquina. Questo sale agisce fino ad una temperatura di – 4°; non appena la temperatura scende al di sotto, il sale non ha alcun effetto sulla neve, pertanto è inutile spargerlo. Chi si occupa della manutenzione del Passo, sa quando e fin dove è utile farlo».
Dunque nessun privilegio per il versante nord rispetto al versante sud: semplicemente una questione tecnica. Una strada in bianco e nero e un pizzico di prudenza in più per la salvaguardia dell’ambiente.