Un rincaro di circa il 5%
I panificatori della Valposchiavo, dopo un incontro avvenuto nel dicembre scorso, hanno deciso di aumentare il prezzo della maggior parte del pane.
Come annunciato nei giorni scorsi da Massimo Turuani, rappresentante dell’Associazione svizzera dei maestri panettieri-pasticcieri, è in aumento il prezzo del pane, con una media a livello nazionale del 5%.
Secondo quanto dichiarato da Giovanna Tosio di “Viva la pasta”, le ragioni dell’incremento di questo alimento di base sono da ricercare esclusivamente nell’aumento del prezzo delle materie prime (farine, frutta secca, olio etc.); in altre regioni della Svizzera, invece, si è parlato anche di un’incidenza dell’aumento dei salari.
La maggiorazione dei prezzi, che sarà di circa 10 centesimi a pezzo (per esempio, una pagnotta costerà, appunto, 10 centesimi in più) non riguarderà tutti i tipi di pane, ma solo quelli più elaborati, quelli preparati con più ingredienti. Come ha confermato anche il panettiere Franco Bordoni, l’aumento scatterà dal 1° di febbraio.
Nessun effetto, invece, dovrebbe derivare, come ha dichiarato Massimo Turuani, dall’abolizione del cambio fisso franco/euro. Secondo quanto stabilito da una regolamentazione nazionale, infatti, l’importazione dei cereali non deve superare il 15%: una percentuale troppo bassa per incidere significativamente su un eventuale abbassamento del prezzo del pane.