Per Poschiavo un indotto da 1 milione e 600 mila franchi
Ieri pomeriggio la Commissione grigionese per il mercato del legno e il Consorzio Legno Alta Lombardia si sono incontrati a Poschiavo per fare il punto della situazione rispetto alle problematiche che il super franco ha creato nel mercato del legno.
La cancellazione del cambio fisso tra franco ed euro ha scosso anche il mercato legato alla compravendita del legname svizzero, capace di esportare, prevalentemente in Lombardia e nella vicina Valtellina, circa 300’000 metri cubi di tronchi. L’abolizione del cambio fisso causa in questo momento una perdita netta di 4-5 milioni di franchi per i produttori grigionesi.
Per il Comune di Poschiavo si parla di un raccolto annuale di 16’000 metri cubi, di cui 9’000 destinati all’esportazione, per un ricavo di circa 1’600’000 franchi. Per il Comune di Brusio, invece, questa attività costituisce un minor impegno, con circa 1’500 metri cubi di legname raccolti in un anno.
Per i produttori di legname grigionesi, dei quali circa il 90% è composto dai Comuni, si era creata, nelle settimane scorse, la preoccupazione intorno alle conseguenze che un’eventuale mancata vendita di tronchi avrebbe potuto creare nel breve periodo: ricadute anche a livello occupazionale, oltre che ambientale, visto che questa attività permette di tenere i boschi puliti e in sicurezza.
Il Podestà di Poschiavo Alessandro Della Vedova ha commentato positivamente l’esito dell’incontro tenuto ieri: “E’ sempre importante – ha detto – sedersi al tavolo per capire le problematiche sui due fronti; nel particolare le associazioni di categoria presenti hanno convenuto che attualmente è consigliato continuare a tagliare il legname: spetterà ora ai Comuni e ai privati scegliere in autonomia. Dal canto nostro – ha aggiunto Della Vedova – non è stata ancora presa una decisione definitiva, anche se la direzione dovrebbe essere quella indicata”.
Le richieste delle imprese della Valtellina, presentate nei giorni scorsi, erano state: uno sconto sul legname già acquistato e un abbassamento del 20% dei nuovi prezzi, con lo scopo di azzerrare l’effetto della cancellazione del cambio fisso. “Queste richieste non sono state accolte, la prima per evidenti motivi contrattuali, la seconda perché sarà il mercato a stabilire i nuovi prezzi”. In via definitiva è verosimile che le due parti si vengano incontro. Se da una parte le imprese valtellinesi hanno confermato di voler continuare ad acquistare legname in Svizzera, dall’altra parte le due realtà economiche si sono rese disponibili ad un parziale abbassamento del prezzo.
Articoli correlati